Le tradizioni nocesi raccolte in un libro dagli alunni della scuola elementare “Cappuccini”

NOCI – «Tutto è nato dai nostri nonni». Sono queste le parole con cui gli alunni delle classi quinte, sezioni A e B della scuola primaria Cappuccini, hanno voluto introdurre la presentazione del libro I nostri nonni e le nostre tradizioni. Sabato 21 ottobre, all’interno del Chiostro delle Clarisse, i bambini della scuola elementare nocese hanno voluto rendere pubblico il lavoro volto alla riscoperta delle tradizioni nocesi, svolto durante l’anno scolastico 2016-2017 insieme alle maestre Domenica Palattella e Angela Scialpi.

Il volume nasce dalla voglia di lasciare un ricordo delle esperienze vissute durante l’anno scolastico appena trascorso, il quale ha permesso ai bambini di guardare più da vicino alcune usanze che, nel nostro paese, stanno scomparendo o sono addirittura del tutto scomparse. Grazie all’aiuto di una tipografia nocese e di due sponsor nel ramo assicurativo e caseario del nostro territorio, gli alunni hanno potuto mettere nero su bianco le esperienze vissute, cercando di far rievocare un ricordo o di farle conoscere ai cittadini nocesi. Grazie anche all’esperienza del Newspaper Game promosso dalla Gazzetta del Mezzogiorno che li ha visti vincitori come migliore pagina di giornale della provincia di Bari, gli alunni hanno redatto una serie di articoli che, insieme, compongono il vero tessuto narrativo del volume proposto, stampato in sole mille copie e distribuito gratuitamente durante la serata a tutti coloro che ne facevano richiesta.

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Tanti sono i protagonisti di questa pubblicazione. Come già detto sono i nonni il motore di questa esperienza che, insieme agli abitanti del centro storico e al Centro anziani di Noci, hanno permesso di mettere le basi per riscoprire le nostre tradizioni. A questi si aggiungono le informazioni trovate presso la nostra Biblioteca Comunale che, insieme a quelle fornite dallo storico Pasquale Gentile e ad alcune poesie in dialetto nocese scritte da Pietro Gigante, Giulia Basile e Giuseppe Basile, hanno rappresentato l’eredità culturale di questa raccolta.

L’àneme di muérte, U fuéche de Sanda Lucì, Timbe de Natèle, La befana dei vigili, u surbétte, u festine du sciùévedì di pacciarjidde, candè all’ove, u sorge ‘mbise, la Madonna della Croce, nonché la bottega di Menzarecchje, i giochi di una volta, la scuola ai tempi dei nonni e gli antichi mestieri, come u paretère, u carvunère e u carecarule, sono gli argomenti toccati con mano dagli alunni, alcuni dei quali, anche noi di LeggiNoci, abbiamo avuto la possibilità di raccontarvi. E durante la serata, a turno, sono stati esposti al pubblico, ripercorrendo brevemente l’esperienza vissuta, conclusasi con i classici brindisi in vernacolo nocese.

«L’esperienza ha permesso di creare sentimenti profondi per le radici di quella terra che i ragazzi hanno il dovere di conoscere e il diritto di tramandare», ha concluso il preside Giuseppe D’Elia. «Un viaggio in cui due generazioni si incontrano e si passano il testimone sulla cultura e sulle tradizioni». Alla manifestazione erano anche presenti il sindaco Domenico Nisi, il senatore Piero Liuzzi e la senatrice Angela D’Onghia, i rappresentati degli sponsor, i collaboratori del volume e i tanti genitori e nocesi accorsi numerosi per riscoprire alcune tradizioni del passato e farne tesoro con questa pubblicazione, scritta dai bambini di oggi per i bambini di domani.

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