La strada dello spreco

NOCI – Può essere bitumata una strada ricadente in zona SIC (Sito d’Interesse Comunitario)? Può una ditta, commissionata da un ente pubblico, asfaltare circa 2km di strada rurale e poi essere richiamata a distanza di due giorni per togliere il catrame appena posto? È lo strano caso della Strada Vicinale Lago Mila, una viuzza rurale posta a circa 7km dal centro abitato che collega la SP 239 per Gioia del Colle alla SP 161 per Castellaneta. La medesima è utilizzata per raggiungere il lago artificiale di Milecchia e sulla quale successivamente è stata istituita l’Ippovia dei Trulli e della Murgia. Una bellissima zona tutelata dai vincoli paesaggistici. In questa zona però nei mesi scorsi è avvenuto qualcosa di strano. La strada vicinale è stata dapprima bitumata e poi è stato rimosso l’asfalto. Perché?

I lavori di ammodernamento rientrano in un progetto finanziato con fondi PSR 2007-2013 Asse I, Misura 125, Azione 3 dal titolo “Lavori di sistemazione e ammodernamento della viabilità rurale”. Per realizzare l’intera progettazione, in cui sono previste altre tre strade oltre a quella di Lago Mila, ci sarebbero voluti circa 420mila euro. Sul finire del 2014, a circa un anno di insediamento del Sindaco Nisi, viene redatta la progettazione esecutiva dei lavori suddetti. Il sindaco Domenico Nisi chiede alla Regione Puglia un anticipo di somma pari a € 186.337,88 con una dichiarazione da lui sottoscritta dove si impegna a restituire con risorse proprie di bilancio comunale la somma di denaro anticipata aggravata del 10% ove risultasse che “il beneficiario pubblico non aveva titolo a richiederne il pagamento”, arrivando alla cifra di € 204.971,66. Ed è proprio quello che sembra essere accaduto. Infatti se da un lato il Comune di Noci chiedeva un anticipo per i lavori, dall’altra la Regione Puglia ha chiesto più volte all’ente locale di aggiornarla sull’andamento dei lavori e rendicontarne le spese.

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Ma in data 25 maggio 2015 arriva in Comune una nota per cui la Regione “atteso l’enorme lasso di tempo trascorso (6 mesi) nessuna comunicazione in ordine alle procedure da mettere in atto è pervenuta da parte del Comune, corre l’obbligo di informare che sono state avviate le procedure di revoca degli aiuti di cui trattasi con conseguente reintroito dell’anticipazione corrisposta maggiorata del 10%”. In altre parole, la Regione Puglia non avendo ricevuto in 6 mesi nessun riscontro in merito al finanziamento elargito e ai lavori realizzati, pretende dal Comune la restituzione del denaro anticipato maggiorato del 10%, il tutto prelevato dalle casse comunali, così come da impegno sottoscritto dal sindaco Nisi nel novembre 2014. La stranezza dei lavori era già stata notata da alcuni consiglieri comunali d’opposizione che già nel consiglio comunale del 13 gennaio scorso avevano chiesto chiarimenti al primo cittadino senza ottenere risposta alcuna.

«Dal 13 gennaio sono in attesa ancora di risposte da parte del sindaco Nisi – dichiara il consigliere Paolo Conforti che aveva sollevato il caso con una interpellanza – nasconde qualcosa? Questa è la trasparenza e il rispetto che ha il Sindaco Nisi ha nei confronti della città? Le linee programmatiche che Nisi e Morea dicono di seguire prevedevano per caso lo sperpero di danaro pubblico? Deturpare un paesaggio tutelato come quello che circonda “Lago Milecchia”, impegnarsi per richieste di finanziamento e poi non rispondere alla Regione Puglia che chiedeva di essere informata sulle procedure è da irresponsabili. La Regione Puglia con sua nota Prot. APSR/26/05/2015 N.7503 ha informato purtroppo il Comune di Noci che sono state avviate le procedure di revoca degli aiuti con reintroito dell’anticipazione corrisposta maggiorata del 10%, un danno per tutti i cittadini che dovranno pagare».

Mentre la consigliera Angela Lobianco ha dichiarato: «A gennaio mi è stata sollecitata da più parti questa nefandezza in cui tra bitumazione, rimozione e smaltimento di rifiuto speciale qual è l’asfalto i costi si sarebbero aggirati intorno alle 60mila euro. A fronte di una mia richiesta esplicita in consiglio comunale, ed ulteriore sollecito, ad oggi il sindaco non ha ancora risposto. Penso inoltre che trattandosi di zona SIC potrebbe configurarsi un reato di natura ambientale. È l’ennesima prova dell’impreparazione di questa amministrazione comunale a scapito della cittadinanza. Chi ha sbagliato è giusto che paghi per questo errore in tutte le sedi opportune».

Nel frattempo ieri pomeriggio con un post sulla propria pagina Facebook ufficiale il primo cittadino ha informato che della questione se ne starebbe occupando anche il famoso giornale satirico “Striscia la Notizia” che ha mandato a Noci il suo inviato Pinuccio.

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