La nocese Claudia Laera campionessa regionale assoluta nel salto triplo

NOCI – Lo scorso sabato 1 Agosto, a Molfetta, presso lo stadio Paolo Poli, la nocese Claudia Laera ha conquistato il titolo di campionessa regionale assoluta nel salto triplo, con 11,80 mt. Il successo conseguito vale doppio per la giovane atleta nocese, classe 1996, perché giunge dopo un periodo di stop per un grave infortunio alla caviglia. Nonostante le difficoltà, l’impegno, la passione, la determinazione e il talento le hanno consentito di superare, brillantemente, questa prova.

Ai nostri taccuini, l’alteta racconta il periodo di preparazione alla gara ed i suoi prossimi obiettivi.

Innanzitutto complimenti. Ti aspettavi di cogliere questo successo?

Sì, sapevo di potermela giocare bene perché partivo da capolista sia per quanto riguarda le graduatorie regionali e sia per quanto riguarda le iscritte a questa competizione.

Come ti sei preparata alla gara?

La mia preparazione a questa gara ha avuto molti alti e bassi. Ho iniziato la stagione invernale cambiando guida tecnica, ora infatti mi segue Antonio Izzi, allenatore nazionale specialista dei salti in estensione, che raggiungo ad Isernia una volta a settimana per curare al meglio gli elementi tecnici del salto. Devo dire che mi sono trovata subito molto bene e ciò mi ha portato, dopo sole 8 settimane di preparazione, a raggiungere delle buone misure. Purtroppo, però, proprio quando stava andando tutto per il meglio a livello fisico ho subito un grave infortunio alla caviglia, che mi ha portato ad un lungo periodo di stop. Successivamente quando ho iniziato a riprendermi c’è stato il lockdown che mi ha bloccato la fase di riatletizzazione post-infortunio. Sfortunatamente non potendo raggiungere il mio fisioterapista ho dovuto rimboccarmi le maniche e, grazie agli studi universitari e ad una continua formazione personale, sono riuscita, in casa e nel cortile sottostante, a continuare da sola la fase di riatletizzazione. Purtroppo ad oggi ancora ho qualche fastidio che mi porta a non effettuare al meglio tutti gli allenamenti e per questo ho rallentato ancora una volta la preparazione. Posso dire, però, che non mi sono di certo abbattuta ma, anzi, mi sono data da fare e ne ho approfittato per lavorare e per laurearmi, settimana scorsa, nella magistrale di Preventiva e Adattata con il massimo dei voti e la lode.

Com’è nata la passione per questa specialità?

La passione per questa specialità è nata un po’ per caso. Io mi stavo specializzando sugli ostacoli (100hs e 400hs) ma un giorno, durante i Campionati di Società, nella mia squadra si fece male la saltatrice di triplo e chiesero a me di “coprire” la gara. Senza alcun tipo di allenamento, in questa specialità, al primo salto feci la misura per partecipare ai Campionati Italiani di Categoria e da lì decisi di cimentarmi più seriamente in questa disciplina e di lasciare gli ostacoli.

Il risultato conseguito giunge ad impreziosire una carriera sportiva già molto brillante, vorresti riepilogarla brevemente con noi?

I primi risultati sono arrivati dalle gare di ostacoli, partecipando ai Campionati Italiani giovanili di Categoria nelle specialità dei 60hs/80hs/100hs e 400hs vincendo i vari titoli provinciali e regionali. Successivamente, passando al salto triplo, sono riuscita a piazzarmi nelle prime 20 in Italia in questa specialità (risultato raggiunto da under 20). Crescendo ho continuando ad accedere e a partecipare non solo ai Campionati Italiani di Categoria, ma anche ai Campionati Nazionali Universitari dove sono riuscita ad entrare nella finale con le migliori saltatrici italiane e cogliere un buon 6º posto.

Prossimi obiettivi?

Sicuramente abbattere la barriera dei 12metri, misura che mi porterebbe nell’attuale top10 delle migliori saltatrici italiane assolute e, perché no, provare ad arrivare a saltare 12,35mt, misura che mi consentirebbe di partecipare al Campionato Italiano Assoluto per  confrontarmi con le migliori saltatrici italiane.

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