La Natività rappresentata nelle tre parrocchie nocesi

NOCI – È ormai giunto il Natale, e come ogni anno le parrocchie si apprestano a realizzare un presepe originale ma soprattutto ricco di significato. Al contrario dello scorso anno in cui il filo conduttore dei tre presepi era l’anno Giubilare della Misericordia, quest’anno ognuna delle tre chiese principali di Noci ha voluto rappresentare la Natività in un contesto unico e speciale.

Presepe parrocchia San Domenico
Presepe parrocchia San Domenico

Il gruppo scout Noci 2 della parrocchia di San Domenico ha realizzato un presepe incentrato sul terremoto che ha distrutto il centro Italia in quest’ultimo periodo. Infatti, è possibile ammirare la natività tra le macerie di una casa crollata, e sullo sfondo immagini di sofferenza e disperazione delle persone vittime del terremoto. «Ma non vogliamo fermarci al significato della distruzione» ha raccontato don Vito Gentile, «con questo simbolo si vuole pensare alla distruzione del cuore umano e alle tante lacerazioni che subisce, e nonostante tutte le calamità naturali e le distruzioni interiori, Cristo nasce per costruire e ricostruire. Però lui non fa niente senza di noi, perché non può salvarci se noi non lo vogliamo». Infatti, il presepe è arricchito da una croce di legno con delle pietre, simbolo del contributo che ognuno di noi deve dare per aiutare a ricostruire ciò che è andato distrutto, e la frase “Dio non ha mani…sii tu la sua mano”.

Presso la parrocchia Maria SS. della Natività, invece, il gruppo scout Noci 1 con il sostegno di don Peppino Cito, ha dato vita ad un presepe molto articolato ma al contempo ricco di significato, incentrato sulla famiglia che si ispira a quella di Nazareth. Infatti, la natività, posizionata al centro, è circondata da cinque specchi che riportano le diverse tipologie d’amore esistenti, come quello fraterno, spirituale, filiale e sponsale (l’amore che lega i due coniugi nel matrimonio), e a seconda della posizione in cui ci si pone, è possibile vedere riflessa la sacra famiglia in ogni specchio, a seconda del quale rispecchierà un tipo di amore. Inoltre, il tappeto dove poggia la natività è caratterizzato dai connotati della famiglia, come la reciprocità, la fraternità, l’accoglienza, l’interdipendenza, la complementarietà e la fecondità.

Presepe Maria Ss della Natività
Presepe Maria Ss della Natività

A completare il messaggio che i realizzatori hanno voluto trasmettere, è stata aggiunta alla base del presepe una frase tratta dall’esortazione apostolica di Papa Francesco “Amoris Laetitia” (La gioia dell’amore): “Il Dio trinità è comunione d’amore e la famiglia è il suo riflesso vivente”, parole che testimoniano come l’amore della famiglia sia riflesso nell’amore della santissima trinità.

Infine, i collaboratori della parrocchia SS. Nome di Gesù (in foto di copertina) ha voluto rappresentare la natività in un grande cuore, il simbolo prediletto dell’amore, il centro più intimo e prezioso della persona, la sede dei sentimenti, dei pensieri e dei progetti e il posto in cui Dio entra in contatto con noi. «Accogliere Gesù nel nostro cuore significa abbattere tutti i muri della superbia, avarizia, invidia, gelosia, ira e rancore, ostacoli che non ci permettono di relazionarci con il prossimo» ha affermato don Maurizio Caldararo. È questo il messaggio che gli ideatori di questo presepe vogliono diffondere, affinché l’intera comunità sia pronta ad aprire il proprio cuore non solo a Gesù, ma soprattutto al prossimo.

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