Intini alla 36^ Marcia Francescana: “il vero Amore mi aspettava”

marcia-francescana-mariannaNOCI – È una delle marce religiose più suggestive ed appassionanti del territorio italico. Esiste da 36 anni ed è frequentata da giovani ragazzi provenienti da tutta Italia e dall’Europa. È la Marcia Francescana, conclusasi il 3 agosto scorso, a cui ha partecipato anche Marianna Intini, unica nocese a prenderne parte nel 2016. La giovane concittadina 21enne è a Pisa da due anni dove studia ingegneria chimica e dove, frequentando la GiFra al convento di Santa Croce in Fossabanda, ha conosciuto i frati francescani minori.

Quando e perché hai deciso di prendere parte alla marcia Francescana?

Alcune volte nella vita si rischia di vivere in maniera monotona, ripetitiva e meccanica. Sentivo l’esigenza di dare uno scossone alla mia vita, di vivere qualcosa di straordinario da poter poi portare nella mia vita ordinaria! In realtà l’idea della marcia si muoveva in me già da un paio di anni, ma il bisogno, l’esigenza di farla non è stata mai forte come quest’anno; quest’anno in me c’era proprio la necessità di mettermi in cammino.

Chi ha organizzato la marcia e quanti gruppi vi partecipano?

La marcia della Toscana è organizzata dalla pastorale giovanile dei Frati Minori della Toscana “Vieni e Vedi”, insieme alla collaborazione di suore e laici pronti a mettersi in gioco e al servizio. Alla marcia partecipano gruppi di tutta Italia e altri stati Europei. Eravamo circa 1200 giovani in totale, 80 della Toscana.

Come è strutturata la marcia? 

Ogni anno la marcia ha un tema diverso; il tema di quest’anno, della XXXVI Marcia Francescana, ci ha ricordato la nostra meta: il Cielo. Per arrivare al Cielo devi attraversarne la Porta, da qui il tema “Alla Porta del Cielo”. Ogni anno la marcia ha anche un inno, che prende il nome dal tema. Quest’anno è stato scritto da “I Reale”. Ogni marciatore ha ricevuto la traccia, dove sono racchiusi tutti i brani guida per le catechesi. Tappa dopo tappa, ogni giorno abbiamo incontrato una Parola, una testimonianza, una storia, una Porta che ci hanno mostrato la presenza di Dio nella vita quotidiana di ognuno di noi.

 

Quanto dura e chi partecipa? 

La marcia è iniziata il 24 luglio ed è terminata il 3 agosto, 10 giorni di cammino. Alla marcia possono partecipare tutti i giovani dai 18 ai 30 anni che hanno voglia di mettersi in cammino per scoprire e per scoprirsi. La marcia quest’anno è partita da Montepulciano, ha attraversato Sinalunga, Alberoro, Rondine, Pieve a Socana, La Verna, Pieve Santo Stefano e Assisi. Per noi toscani, per noi francescani, molto importante è stata la tappa sul Sacro monte di La Verna, Monte dove Francesco ha ricevuto il dono delle stimmate; lì abbiamo sperimentato la bellezza del silenzio e della preghiera.

 

Dalla Toscana all’Umbria per circa 165km di cammino. Chi avete incontrato sulla strada e come siete stati accolti dai cittadini umbri?

In terra umbra abbiamo camminato un solo giorno, il resto dei chilometri lo abbiamo fatto in terra toscana. Abbiamo avuto la gioia di poter incontrare sulla nostra strada tanta, ma tanta gente che si è messa a disposizione per noi, ci hanno offerto alcune sere la cena, si sono prodigati per farci sentire accolti nel loro paese, ci hanno fatto entrare nelle loro case, nelle loro vite anche per pochi minuti. Ma altra, tantissima gente ci ha accompagnato in un modo speciale, ci ha accompagnato con la preghiera; a tutti loro va il nostro più grande GRAZIE.

 

Sveglia all’alba, colazione, cammino, pranzo, cammino, preghiera, attività: 25km al giorno. Ci sono stati momenti di difficoltà?  Come li hai superati?

I momenti di difficoltà non sono mancati. Abbiamo marciato con sole, vento, acqua, tuoni, lampi, con le galle sotto i piedi, con i polpacci duri, le spalle contratte e una volta che marci in queste condizioni pensi che nulla ti possa fermare, e invece no: quando le difficoltà ti colpiscono il cuore e la testa è difficile andare avanti; ma poi ti rendi conto di avere accanto a te altri marciatori, magari con le tue stesse difficoltà, pronti a tenderti la mano, ad abbracciarti, a dirti una parola o magari un semplice sorriso. Importanti per noi marciatori sono stati i frati e le suore che ci hanno accompagnato: nei loro occhi vedevi veramente l’Amore di Dio, la gioia di fare la Sua volontà; loro per noi hanno sempre avuto la parola, il gesto, lo sguardo pronto al momento giusto. Non cammini mai solo!

 

Cosa è successo quando siete arrivati a destinazione?

Il primo agosto con il cuore in gola, con 165 km sotto i piedi siamo arrivati sul viale di Santa Maria degli Angeli. Erano arrivati anche tutti gli altri gruppi di marciatori. Abbiamo atteso il nostro turno, ci siamo presi mano nella mano e ci siamo immessi nel viale; ci hanno accolto con le parole con le quali San Francesco pregava ogni qual volta entrava in una chiesa e si inginocchiava; poi ci hanno detto “anche voi inginocchiatevi e baciate questa terra benedetta”, qui le lacrime non siamo riusciti a trattenerle. Ci siamo rialzati e, sempre mano nella mano, siamo andati a sederci con tutti gli altri marciatori. Dopo un breve saluto del ministro francescano generale, mano nella mano siamo entrati nella Porziuncola; non c’era più tempo per le domande, i dubbi… l’emozione ha preso il sopravvento: il vero Amore mi aspettava! In quella chiesetta, dove precisamente 800 anni fa Francesco ci ha fatto il regalo più grande, sperimenti veramente l’abbraccio misericordioso del Padre; un Padre sempre pronto ad accoglierti e perdonarti.

 

Che tu sappia vi hanno preso parte altri nocesi?  E pugliesi?

Per ciò che so io di nocese ero l’unica; con me ha marciato una ragazza di Putignano e altri ragazzi della Puglia. Dalla nostra regione comunque sono partite altre due marce.

 

Cosa ti è rimasto di questa esperienza? La ripeteresti?  La consiglieresti ad altri giovani?

Durante la marcia mi è stata ripetuta più volte questa frase: “la marcia non si racconta, la marcia si vive”, ed è proprio vero. Purtroppo le parole non possono esprimere tutto, quindi questa domanda mi mette un po’ in difficoltà. Della marcia mi rimangono tante storie, tante emozioni, tanti incontri, tanta bellezza. Francesco diceva sempre “Tanto è il bene che m’aspetto che ogni pena m’è diletto”, quindi anche tutte le difficoltà, gli ostacoli che si sono presentati, sono stati veramente un dono perché hanno portato tanta gioia, tanto Amore…Amore che solo seguendo il Signore puoi sperimentare. Sicuramente ripeterò l’esperienza della marcia, non so quando, ma il prima possibile. A voi, noi giovani dico di vivere questa esperienza, di affidarvi e fidarvi; è un’esperienza che ti aiuta, che ti fa crescere, capire chi sei e dove sei.

Il prossimo anno la Marcia Francescana è in programma dal 24 luglio al 4 agosto. «Mettiamoci in cammino insieme!» è l’invito di Marianna, nel frattempo la saluto augurandole «buon cammino».

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