In&Out: il meglio e il peggio della settimana

La redazione del quotidiano locale LeggiNoci ha deciso di ridar vita alla Rubrica In&Out, avente cadenza settimanale, al fine di informare i lettori sull’evento che, a nostro dire, può essere considerato “IN” e su quello definibile “OUT”, verificatisi sulla scena locale, nazionale e/o internazionale.

IN = Questa settimana, LeggiNoci vuol concentrare il proprio “focus” su un importante compleanno: le Giornate FAI compiono ben 30 primavere!
Il FAI – Fondo Ambiente Italiano – è una Fondazione italiana, priva di scopi di lucro, fondata nel 1975 con lo scopo di operare per la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico e naturale del nostro Paese, attraverso il restauro, e l’apertura al pubblico, di beni storico-artistici e/o naturalistici giunti alla Fondazione per donazione, eredità o comodato.
In quest’ottica da 30 anni, ogni primavera, i delegati e i volontari del FAI, al fine di sensibilizzare la cittadinanza, fungendo da “Ciceroni”, permettono di visitare beni italiani, di interesse culturale e naturalistico, che normalmente sono chiusi ai “non addetti ai lavori”. Tra più di 700 luoghi che si possono scoprire in questo fine settimana, datato 26 e 27 marzo, è possibile visitare l’imponente Palazzo Lenti di Noci, la monumentale costruzione caratterizzata da tre grandi arcate, la cui immagine è ben salda nella mente di ogni cittadino nocese. Da tempo, inoltre, l’intera cittadinanza sembrerebbe auspicare l’attuarsi di un progetto di riqualificazione della maestosa Villa dei primi anni del ‘900, da anni inabitata e inutilizzata.

OUT = Guerra tra Russia e Ucraina, 32 giorni dal primo bombardamento. Trascorso più di un mese dal 24 febbraio, giorno dell’invasione dell’esercito russo nel territorio ucraino, le conseguenze di quest’atto ignobile si fanno sentire anche qui da noi. Un numero abnorme di ucraini è fuggito dalla propria patria: più di 75.000 mila – secondo le ultime stime – hanno già varcato i confini italiani. Se ne attendono altrettanti.
A pagare le conseguenze di quest’altra guerra, come in ogni altra, sono i bambini. 109 sono quelli uccisi, dai bombardamenti russi, dall’inizio del conflitto. E 109 sono proprio le carrozzine vuote che, nei giorni scorsi, sono state posizionate in una delle piazze centrali della città ucraina di Leopoli. Tante quante i bambini uccisi. In una piazza deserta, mentre, sullo sfondo, si alzavano alte colonne di fumo. Il tutto mentre i Paesi Occidentali “dialogavano” sulle sanzioni russe da inasprire…

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