Il tecnico: “il provvedimento è inapplicabile”

NOCI – Ha più volte tentato di intervenire durante il Consiglio Comunale, ma per ovvi motivi di regolamento non gli è stato concesso, e quindi si è rivolto alla stampa per esprimere il proprio parere. È Nicola Pugliese, perito demaniale, che in merito all’affrancazione dei canoni enfiteutici e livelli esprime il suo parere da tecnico in merito ai provvedimenti approvati dal Consiglio Comunale.

«In questa assise, – esordisce il professionista – si è verificato un vero e proprio colpo di mano da parte del sindaco, che secondo specifiche norme dovrebbe vigilare su tutto. Questi ha evitato il confronto e si è espresso non per una discussione costruttiva, ma di procedere quanto prima alla votazione, senza dar tempo ai presenti di rendersi conto su cosa si votasse».

Apprendiamo da lui che giorni prima il Movimento 5 Stelle, nella persona del consigliere Orazio Colonna, aveva già protocollato una richiesta per discutere il punto. «Tale richiesta – spiega – è stata avanzata dopo aver visionato atti già da tempo in possesso dell’Amministrazione Comunale e dopo aver contattato (per un parere) l’ex dirigente dell’ufficio usi civici della Regione Puglia dottor Eroli. Si è chiesto, inoltre   conferma di quanto all’oggetto della discussione all’avvocato Cammisa a suo tempo assessore al ramo che unitamente al dottor Eroli dirigente regionale e il perito demaniale geom. Bonuomo ha curato con competenza e professionalità nell’anno 2003-2004 tutta la procedura per le affrancazioni sia degli usi civici che dei livelli nel Comune di Noci. Brevemente: il Comune di Noci già dal 2004 dispone di un atto esecutivo approvato con delibera di C.C. n.2 del 18/02/04 e trasmesso al competente assessorato regionale ufficio usi civici con nota del 23/3/04 prot. 5397. Alla votazione del succitato atto erano presenti Morea Stanislao, Nisi Domenico, Notarnicola Fabrizio e Gentile Marino, attuali amministratori i quali nulla ricordano di quanto da loro approvato e votato in tale occasione».

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E poi ancora: «Il Comune in merito alle affrancazioni dei livelli, è inadempiente già dal 2004. Ciò ha comportato sia un danno ai cittadini i quali non hanno potuto affrancare i terreni, e dal punto di vista erariale per non aver introitato il Comune le somme di affranco». Ritornando all’oggi: «In merito alla delibera del 24/3/14 ed oggetto di discussione della seduta dell’odierno consiglio comunale, il presidente della commissione “Ambiente ed assetto del territorio” vanta la paternità di un provvedimento in evidente disaccordo sia delle norme nazionali che regionali. Dimostrazione è che tale documento in nessuna delle sue parti cita la Legge Nazionale 1766/27 e la Legge Regionale 7/98 a cui bisogna necessariamente fare riferimento. Pertanto a mio parere il provvedimento deliberato è inapplicabile, tanto che ad oggi nessun atto di affrancazione è stato fatto».

Chi dovrebbe svolgere i conteggi? «Per quanto riguarda il Comune di Noci i conteggi sono stati fatti ed approvati con delibera di C.C. del 18/02/04 e n. 68 del 17/10/05. Pertanto, in merito all’ordine del giorno del 11/05/17, salvo per gli aggiornamenti, non rientra nei compiti dell’Ufficio Tecnico Comunale rimodulare i conteggi che per legge devono essere fatti da tecnici qualificati ed abilitati. Concludendo, oltre ad aver dimenticato tutti gli atti citati in premessa, chi ha pensato, stabilito ed esposto la relazione in questo Consiglio Comunale è convinto di essere unico depositario del sapere, evitando un necessario confronto con altre competenze specifiche. Sicuramente, a questi signori gioverebbe un bagno di umiltà per essere politicamente utili e al servizio dei cittadini tutti».

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