Il primo emozionante incontro tra la comunità nocese e il vescovo Favale

NOCI – Grandi emozioni ha suscitato l’incontro avvenuto nel pomeriggio di domenica 5 giugno in piazza Garibaldi, tra il nuovo vescovo Giuseppe Favale e la comunità nocese, accorsa numerosa per accogliere con grande entusiasmo la nuova guida della diocesi Conversano-Monopoli della quale Noci fa parte.

Sua eccellenza si è dimostrato molto disponibile e felice di salutare i diversamente abili e i bambini del catechismo disposti in prima fila, i quali per l’occasione hanno realizzato cartelloni di accoglienza e di pace.

A catturare per primo l’attenzione dei presenti è stato il sindaco Domenico Nisi, il quale ha letto una profonda lettera scritta a nome di tutta la comunità nocese, come omaggio di benvenuto al nuovo vescovo. «Noci è una cittadina come le altre, – scrive il primo cittadino – piccola e tranquilla la si potrebbe definire, ma carica delle molte contraddizioni della nostra epoca, con un tessuto sociale che porta tutti i segni della crisi, anzi delle crisi di questo periodo, quella economica e del lavoro, quella del senso civico e delle istituzioni. Consapevole del carattere di laicità del ruolo che rivesto, sento quanto questa comunità abbia bisogno di riscoprire la sacralità di molti aspetti della dimensione collettiva dell’esistenza a partire dalla sacralità dell’incontro con l’altro e dalla cura della spiritualità per combattere l’individualismo», questo è il messaggio che Domenico Nisi ha voluto lasciare a monsignor Favale, il quale con il suo saluto alla comunità nocese ha incrementato la fiducia nei fedeli e la vicinanza nei confronti del Signore. «Dobbiamo camminare insieme perché così si costruisce il futuro, essendo uniti pur nella diversità che non va eliminata. Io nel mio piccolo, come padre di questa comunità cercherò di fare del mio meglio per testimoniare Gesù Cristo. Noci con il mio paese natio, Palagiano, ha in comune il santo patrono San Rocco e voglio affidare a lui la comunità nocese. Sarà lui a richiamarci all’essenziale, ossia all’amore e alla carità. Per cui eccomi qua, in semplicità, accoglietemi come un fratello, come un padre e come un amico che viene a stare in mezzo a voi, sostenetemi con il vostro affetto e la vostra preghiera», queste sono state le parole che hanno raggiunto i cuori di tutti i presenti, autorità e forze dell’ordine comprese.

A seguire, ha avuto luogo un corteo introdotto dagli scout e dal complesso bandistico “S. Cecilia-Sgobba”, giunto alla chiesa matrice per assistere alla celebrazione della santa messa, al termine della quale sono intervenuti il senatore Piero Liuzzi, che ha affermato: «ritengo che la chiesa, le istruzioni e la politica possano concorre al raggiungimento del bene comune» e la senatrice Angela D’Onghia, la quale si è espressa dicendo: «abbiamo paure e mali nuovi di cui non conosciamo l’esito, per cui abbiamo bisogno di guide verso l’umiltà e l’etica».

Come ricordo di questo primo incontro, sono stati donati al vescovo un volume riguardante le foto del centro storico nocese e una raccolta di immagini di restauro del convento dei domenicani di Noci, oltre ad un’immagine della statua di San Rocco e un cesto con le specialità culinarie del nostro paese.

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