Il lavoro non manca

NOCI – Sembra ormai un ritornello ricorrente, quotidianamente i mass media ed in particolare i telegiornali ci propinano statistiche sulla disoccupazione: dal 10 al 20 % in genere e maglia nerissima quella giovanile, ben il 40%! Difronte a questi dati impietosi si è portati ad immaginare una società allo sfascio. Immaginare, appunto, perché usciti di casa si incontra quel 40 % con lo smartphone più recente, abbigliamento firmato ed altri accessori che di certo non riconducono ad uno stato di indigenza.

Mario Forti
Mario Forti

Provo a riflettere, cosa che qualche volta riesco a fare, e decido di iniziare da ciò che mi suggeriva sempre il mio professore di Italiano e Latino al Liceo: partire dall’etimologia dei termini. ll termine lavoro deriva dal latino labor che significa fatica. Ecco la chiave di tutte le statistiche; lavoro si associa al termine fatica e non moneta per cui il connubio lavoro-fatica lascia spazio a quello lavoro-moneta. Questo comporta che non si è disposti a fare sacrifici ma si punta direttamente al compenso.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunto dopo aver ascoltato amici che si lamentavano del fatto di non riuscire a trovare una persona in grado di accudire un famigliare per quattro ore giornaliere perché la prima cosa che chiedevano era il compenso seguito da “questo non lo faccio …. quello lo faccio solo dal lunedì al venerdì ed i giorni di festa me li devi lasciare liberi “; oppure quell’imprenditore che mi ha detto “mi chiedono prima quanto sarà il compenso senza sapere nemmeno le mansioni che andranno a svolgere…”. Il lavoro è il pilastro fondamentale su cui si basano le nazioni e le società. In Italia la Carta fondamentale tutela una serie di diritti dei lavoratori, infatti l’articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana recita:«L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro». Il legislatore nell’enucleare l’articolo dunque ha voluto dar grande risalto al concetto di lavoro quale elemento fondante dello Stato. Inoltre l’art. 4 sancisce che “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”. I diritti li conosciamo tutti, ed i doveri?

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