NOCI – L’Associazione Dimore Storiche Italiane nelle giornate del 21 e del 22 maggio ha promosso in tutto il territorio nazionale le “Giornate Nazionali ADSI”, giunte nel 2016 alla loro sesta edizione per “sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione dei beni culturali privati soggetti a vincolo, che rappresentano una parte molto rilevante del patrimonio storico-architettonico italiano la cui custodia e manutenzione è affidata a singoli proprietari”. Per la prima volta anche il Comune di Noci ha preso parte all’iniziativa affiancandosi ad altre città pugliesi come Lecce, Bitonto, Martina Franca e Monopoli – Polignano a Mare, aprendo ben 9 luoghi tra ville, chiese e masserie.
L’unica pecca è stato il ritrovarsi un programma pieno di errori e incongruenze che hanno spaesato molti visitatori e cittadini, sia per l’incompletezza delle informazioni, sia per l’aver trovato chiusi o inaccessibili alcuni luoghi oggetto delle visite. Fra le tante cose, salta all’occhio la visita delle 11.30 al Chiostro San Domenico a cura dell’architetto Ciccio Giacovelli, che lo porterebbe ad effettuare un’altra visita guidata, sempre nello stesso orario, ma in un luogo diverso, cioè la Chiesa Maria SS. della Natività. Il risultato? Il Chiostro di San Domenico nella giornata di sabato è risultato completamente vuoto e senza visitatori, a differenza della domenica, in cui alcuni visitatori della nostra provincia hanno avuto la possibilità di poter conoscere la storia dei domenicani di Noci. La Chiesa Madre invece, si è presentata inaccessibile, sia il sabato, dove si stava svolgendo un lavoro di pulitura del pavimento, sia la domenica, per la presenza delle comunioni. Stessa sorte nel Chiostro delle Clarisse dove la mostra di fotografia e poesia denominata “Noci, il fantastico mondo della pietra” a cura del Centro Studi sui dialetti Apulo-Baresi e la proiezione del documentario “I péte di Nusce” non è stata possibile svolgersi, dal momento che negli stessi giorni al chiostro era presente una mostra sul centenario del Lions Club dei Trulli e delle Grotte e annesso annullo filatelico. Grande delusione quindi per alcuni turisti tarantini, venuti appunto per la mostra sulla pietra locale, i quali hanno poi effettuato un giro nel centro storico, ascoltando la spiegazione che Pasquale Gentile ha fornito loro sulle case e le gnostre nocesi. Per non parlare appunto del “Museo nella Strada” che, trovandosi in concomitanza di altri eventi, non ha visto partecipanti.
Volendo risollevare un po’ il morale dopo queste incongruenze, nonostante non ci fossero gli orari per l’evento culturale all’interno della chiesetta di Santo Stefano, svoltosi poi alle 18.00, alcuni passanti hanno potuto godere dello spettacolo offerto, perché incuriositi dalla musica proveniente da una chiesa che è solitamente chiusa. Storia diversa svoltasi all’abbazia della Madonna della Scala, dove i moncaci, ignari dell’evento perché non avvisati dal comune, non hanno effettuato alcun tour al monastero. Il comune quindi, sollecitato da chi si era recato lì il sabato per la visita guidata, ha contattato la comunità benedettina, la quale domenica 22 maggio ha accolto ben due pullman provenienti da Casamassella, frazione del comune di Uggiano la Chiesa, in provincia di Lecce, permettendogli di assistere alla messa, per poi effettuare il tanto ambito tour. Grande successo invece riscontrato a Villa Lenti e Villa Gabrielli nelle due giornate, preferendo di più la domenica al sabato, nonostante la delusione da parte di alcuni nocesi, desiderosi di poter ammirare le due ville dal loro interno. Stesso successo per l’evento culturale di Casale Montone sul linguaggio delle fave e del vino, organizzato dal Centro Studi sui dialetti Apulo-Baresi, per la visita a Masseria Mastro Marco, all’evento musicale a cura della band “The Dreamers” e il concerto degli alunni dell’Istituto scolastico comprensivo “L. Gallo” 2° Circolo all’interno del Chiostro delle Clarisse.
Rimane però un po’ l’amaro in bocca sia per alcuni cittadini, sia per i molti turisti i quali hanno preferito Noci alle bellezze delle altre città come Lecce e Polignano a Mare. Sperando che si possa imparare dagli errori commessi in questa prima edizione, cercando di essere sempre allo stesso livello di altre realtà vicine al nostro paese, ci si augura di poter riproporre il prossimo anno un evento ben strutturato e organizzato, permettendo a tutti di godere delle meraviglie sparse all’interno del nostro territorio.