Forbes, il nocese Piangivino tra i 100 leader under 30 del futuro italiano

NOCI – La pandemia non ferma i giovani brillanti talenti. La rivista Forbes, di fama mondiale per la pubblicazione delle sue liste e classifiche, ha reso noti i nomi dei migliori 100 giovani under 30 del 2021, divisi per ambiti di competenza. Per intenderci, alla voce sport compaiono nomi come Nicolò Barella e Larissa Iapichino; nel mondo dell’entertainment vi è la web influencer Ludovica Pagani; nella categoria musica la 19enne Madame, fresca di Festival di Sanremo e l’artista più ascoltato su Spotify the Supreme.

WhatsApp Image 2021-03-12 at 11.20.51Nella lista del settore “energia” è stato inserito il nocese Donato Piangivino, con la sua stazione di servizio del futuro. Il giovane Piangivino è tra le giovani 100 menti talentuose italiane, che con le loro idee stanno cambiando il volto del loro ambito di riferimento.  Il progetto del nocese è teso alla realizzazione di una stazione di servizio che sfrutti energia proveniente da fonti rinnovabili e che curi la componente qualitativa degli spazi, promuovendo l’integrazione del verde, zone dedicate alla cultura e co-working area.

A spiegarci il tutto, è direttamente il promettente Piangivino.

Innanzitutto, per chi non ti conoscesse, dicci un po’ di te: età, studi, occupazione.

Ho 25 anni, fin da quando avevo 18 anni, per esigenze familiari mi sono avvicinato all’attività che allora mio fratello svolgeva. Era infatti gestore del punto vendita carburanti q8 che attualmente dirigo a Gioia del Colle. Il mio compito era occuparmene fino alla dismissione in quanto l’attività non performava come doveva. Subito dopo essermi diplomato con il massimo dei voti al liceo artistico sezione architettura di Martina Franca ho cominciato ad occuparmene a tempo pieno. Passo dopo passo ho cominciato ad apportare migliorie, dal sistema gestionale, alla ristrutturazione dei locali, all’integrazione di spazi verdi fino al sostegno alla mobilità alternativa. A maggio 2020, subito dopo il lockdown, è nato il brand Fully che racchiude tutti i valori a cui ambiamo. Ad ottobre abbiamo depositato un brevetto per la rivoluzione strutturale e progettuale di questi ambienti, dal design ai servizi.

Veniamo a noi… sei tra i 100 leader under 30 del futuro italiano, nella stessa lista con celebri talenti, dall’interista Nicolò Barella alla cantante sanremese Madame. Qual è la sensazione che provi ad essere parte di questo gruppo così prestigioso?

Essere in questa lista è stata una vera sorpresa e non posso che essere felice per questo importante riconoscimento. Rappresenta allo stesso momento una grande responsabilità. Spero di ricambiare con lo stesso impegno e dedizione che mi hanno accompagnato fino ad oggi.

Il tuo ambito di riferimento è quello dell’energia. Come nasce la tua passione? Qual è la tua idea innovativa in merito?

Uno dei nostri pilastri è il supporto alla mobilità sostenibile. La mobiltà è in rapido mutamento e favorire la nascita di infrastrutture a sostegno può rappresentare il vero volano per un cambio radicale di paradigma del settore. Stiamo sviluppando anche progetti alternativi in collaborazione con enti comunali per lo sviluppo di una micro mobilità urbana a basso costo. A tal proposito abbiamo appena indetto un bando per la progettazione di dock station per monopattini elettrici. Favorire la crescita di queste infrastrutture oltre a rappresentare un’importante innovazione può essere una occasione importante per il decoro urbano e lo sviluppo delle nostre comunità in ottica Smart city.

Come si è sviluppato questo progetto?

Il nostro progetto nasce per rivoluzionare l’impianto progettuale di questi spazi. Fino ad oggi questi ambienti sono stati progettati per rispondere unicamente a bisogni sopraggiunti tralasciando la componente qualitativa degli spazi. Il nostro concept stravolge design e materiali delle strutture (mai più scarne pensiline in metallo associate a fabbricati cubici), promuovendo l’integrazione di spazi verdi fruibili, aree dedicate alla cultura e co-working area. Immaginiamo questi ambienti come veri e propri attivatori urbani in grado di favorire la crescita economica, sociale e culturale dei poli urbani, valorizzando ove possibile periferie e relazione umane. Il progetto è solo all’inizio. Vogliamo continuare a sviluppare e potenziare il progetto Fully in loco con attività importanti già in cantiere. Siamo già in contatto con altre importanti aziende leader nel settore per esportare il progetto anche fuori regione, replicarlo e mettere in atto tutte le caratteristiche progettuali, strutturali e qualitative che abbiamo definito nei dettagli nel brevetto appena depositato. C’è tantissimo ancora da fare, ma siamo sulla buona strada.

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