Facebook, Twitter, Instagram e altri

NOCI – Frequentando i social network ci si imbatte in gente ritratta in posizioni degne dei migliori James Dean e Belen Rodriguez, in cronache culinarie con annesse foto dell’ultimo piatto fumante appena sfornato da cui sembra derivi più la gioia di “postarlo” che di “degustarlo”; per non parlare dei commenti: gente che nella vita quotidiana ha ben poco da raccontare che si erge a paladina della giustizia, della saggezza, che condivide frasi di Hegel, Schopenhauer, Bucowszki secondo me confondendoli con marche di elettrodomestici!

Ed infine le offese: si leggono commenti offensivi nei confronti di persone determinate che spesso denotano molta superficialità e sottovalutano che la diffamazione è suscettibile di denuncia penale e richiesta di risarcimento danni in sede civile. Attenti che i reati si commettono anche attraverso i social network! (E qui esce l’Avvocato).

Mario Forti
Mario Forti

Dunque necessita una riflessione: internet e i social hanno rivoluzionato la società moderna e oggi influenzano le nostre vite a tal punto da aver creato una vita virtuale per nulla separata da quella di tutti i giorni. Si fanno amicizie tramite Facebook, si trova lavoro tramite LinkedIn, e Internet ormai offre maggiori possibilità di scambio e di confronto. Vista così, la situazione sembrerebbe ottimale: siamo nell’ era della tecnologia e ormai i Social Network hanno invaso la nostra esistenza, forse anche in un certo senso dominandola. Tornare a casa o essere in giro non importa: Facebook, Twitter o Skype sono sempre con noi. Siamo consapevoli forse che la realtà virtuale non può sostituire quella reale ma in realtà, pur ammettendolo, passiamo la maggior parte del nostro tempo libero davanti al pc o allo smartphone chattando, scorrendo le pagine dei social e troppo impegnati a curare la nostra pagina.

È vero che i social network hanno degli aspetti positivi ma a dire il vero, non è tutto oro quello che luccica: molte delle discussioni o informazioni che circolano su Internet sono false o poco attendibili, ma purtroppo le persone le prendono per vere. Nel contempo sorge il problema della tutela della privacy: siamo sicuri che la nostra persona, le nostre informazioni siano davvero tutelate? Sul piatto della bilancia ci sono cose molto positive e aspetti negativi: bisogna sottolineare come essi siano solo strumenti e come tali devono essere governati e gestiti da noi esseri umani. Perciò è sbagliato asserire che siano i social a determinate certi tipi di comportamenti, è piuttosto il modo in cui vengono usati a creare dubbi e perplessità. È senza dubbio però fondamentale non lasciarsi sopraffare ma cercare di utilizzare questi nuovi media con senno e raziocinio, tutelando in primis noi stessi. Non è Facebook inteso come strumento ad isolare, siamo noi che rinunciamo ad una passeggiata in piazza Garibaldi piuttosto che nella villa comunale o ad un aperitivo in alcuni locali cittadini rimanendo attaccati allo schermo del nostro smartphone.

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