Estorce denaro fingendosi “avvocato dei Carabinieri”, in carcere pregiudicato

NOCI – Da Napoli in Puglia per compiere truffe agli anziani, ma da oggi passerà i suoi giorni in galera. È stato infatti trasferito nel carcere di Poggioreale Renato Zolfino, 32enne pregiudicato del rione Sanità, già gravato da precedenti specifici, scoperto dai carabinieri di Noci a compiere l’ennesima truffa.

Il modus operandi era sempre lo stesso. Il 32enne napoletano si palesava ad anziani, che il più delle volte vivevano da soli, fingendosi “avvocato dei Carabinieri”. «Pronto signora! Siamo i Carabinieri. Suo figlio è stato appena coinvolto in un grave incidente stradale. Per non farlo arrestare, apra la porta ad un Carabiniere, e dia a lui 5000 euro e tutti i gioielli che ha in casa. Così tutto si risolverà e suo figlio tornerà tranquillamente a casa». Questa sembrerebbe dagli atti ufficiali della procura che ne ha disposto l’arresto, la frase più ricorrente con la quale il lesto truffatore seriale si faceva consegnare il danaro. Ma a Bari qualcosa non funziona. Zolfino tenta un colpo e i carabinieri lo arrestano.

È ai domiciliari nel suo comune di residenza quando dalle indagini degli operanti della stazione di Noci coordinati dal Lgt. Mar Lorenzo Zaccaria, si scopre che lo stesso ad ottobre scorso aveva colpito anche a Noci. Vittima un’anziana 70enne che vive nell’immediata periferia della città dei tre campanili. A lei Zolfino aveva chiesto 1000 euro e tutti i gioielli che possedeva. Gli uomini della stazione nocese quindi, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, hanno materialmente notificato venerdì scorso a Napoli l’ordine di custodia cautelare in carcere, traducendo direttamente l’arrestato a Poggioreale. Ma questa volta, considerate le modalità di commissione del reato stesso, è stata contestata l’ipotesi ben più grave dell’estorsione, in quanto il male prospettato (il paventato arresto del figlio) era un evento verosimile e realizzabile, ponendo così la persona offesa nella ineluttabile alternativa di subire il male minacciato o far conseguire al malvivente il preteso profitto.

Sono ancora all’attivo indagini tese ad individuare ulteriori complici implicati nella vicenda perché gli inquirenti ritengono che si sia ramificata, da Napoli verso tutta Italia, una importante associazione a delinquere specializzata in questo tipo di reati. «I Carabinieri – riferiscono dal comando provinciale barese – raccomandano agli anziani di non farsi avvicinare da persone sconosciute anche se si presentano come appartenenti alle Forze dell’Ordine, a meno che, nelle vicinanze, non ci sia una macchina con i classici colori di istituto e con le tipiche scritte. Inoltre si deve rammentare che nessun agente è autorizzato a chiedere il pagamento di nulla per nessun motivo. Comunque sia, in caso di dubbio non si deve esitare a chiamare il 112! Non dal telefono utilizzato dai presunti truffatori, ma da un altro apparecchio».

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