Dopo 50 anni risuona l’organo più antico di Noci

Lo scorso 11 luglio è stato inaugurato il più antico organo di Noci presso la Chiesa del Carmine. Dopo oltre cinquant’anni ha ricominciato a suonare grazie all’impegno della Confraternita dell’Addolorata che ha coadiuvato l’organizzazione dei lavori e della raccolta fondi per i lavori di restauro.
Per omaggiare il restauro avvenuto, la Confraternita ha organizzato un concerto a cura del soprano Anna Maria Bellocchio e dell’organista Gaetano Magarelli.

Nel 2019 ci fu una conferenza stampa ove si presentarono alla cittadinanza i dettagli del restauro.
In quella sede si ebbe a dire che ogni elemento delle antiche strutture religiose porta con sé una storia e si inserisce in un più generale panorama artistico, che si declina a seconda dei gusti e dello stile dell’epoca di realizzazione. Pertanto, già si ritenne fondamentale la conservazione di ogni tratto e, ove necessario, il ripristino, come spiegava la dottoressa Felicia La Viola.

Ad occuparsi del restauro è stato il dottor Nicola Canosa, che si è occupato del ripristino della meccanica dell’organo a canne, restituendogli la “voce”. Sono state effettuate diverse fasi: smontaggio; rimessa in forma delle canne e saldature; recupero della parte lignea e della pelle delle valvole; disossidazione e verniciatura; montaggio con conseguente intonazione e cordatura. L’organo, dunque, non è stato elettrificato ma funziona solo meccanicamente.

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