“Donne e Lavoro”: una mostra come punto di partenza per la toponomastica nocese

NOCI – Tante sono le donne che hanno fatto la storia, distinguendosi per uno spiccato talento in diversi ambiti, e per lasciare un loro ricordo alle generazioni future, evitando che siano dimenticate, l’associazione Toponomastica Femminile, in collaborazione con la Consulta Comunale di Noci, ha realizzato una mostra fotografica dal nome “Donne e Lavoro”, presso il Chiostro di San Domenico, inaugurata lo scorso 7 maggio e raffigurante gli antichi ed anche i più moderni mestieri svolti dalle donne, come le baie, le minatrici, le registe, le astronaute e le impiegate nelle fabbriche.

A presentare l’evento è stata la referente di Toponomastica Femminile Giulia Basile, che ha riportato numerosi esempi di donne che per prime hanno svolto mestieri considerati solo per uomini, ed ha ricordato ai presenti il vero valore del lavoro «che deve essere al tempo stesso passione e sacrificio, e la dignità degli individui non deve mai essere calpestata dal denaro».

Il filo conduttore degli interventi della serata è stato il desiderio di raggiungere la parità di genere anche tra i nomi delle strade, «sperando di trarre spunto da questi pannelli per le prossime titolazioni», ha sostenuto la presidente della Consulta nocese Angela Lobefaro, la quale attraverso un’accurata analisi della toponomastica cittadina si è accorta della disparità di genere presente, poiché nel comune di Noci, le strade intitolate alle donne sono solamente una decina. A tal proposito, il sindaco Domenico Nisi ha affermato: «Per la crescita della comunità dobbiamo partire da quello che abbiamo; il presente è quanto di più impegnativo ci tocca costruire, essenziale per valorizzare il passato e porre le basi per il futuro. Bisogna far conoscere la storia dei nomi delle strade che percorriamo ed avviare, in questo presente, i lavori per dar merito alle donne che hanno aggiunto qualcosa in più al nostro paese».

Al termine della serata, a causa di problemi tecnici non è stato possibile visionare il documentario realizzato da Giulia Basile nel 1995 ed intitolato “Noci: immagini rosa”, un viaggio alla scoperta della Noci di vent’anni fa, completamente cambiata con lo scorrere del tempo. «Esso rappresenta uno spaccato di crescita degli anni ’80 e ’90 attraverso il racconto di donne impiegate nell’ambito produttivo» ha raccontato Maria Rosaria Lippolis, presidente della DARF, perciò chiunque voglia prendervi visione, può recarsi presso la mostra che sarà presente fino al prossimo 15 maggio.

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