“Corri che ti passa”: l’87enne Leonardo Palmisano partecipa alla Spaccanoci

NOCI – “Vorrei incontrarti fra cent’anni” cantava Ron. E per arrivarci basta correre. Lo dimostra uno studio condotto dalla Stanford University School of Medicine che ha monitorato un gruppo di persone, sia corridori che sedentari, nell’arco di 21 anni. Al termine dello studio l’85% dei soggetti che correva regolarmente era ancora in vita, contro il 66% dei pantofolai che era deceduto. Quindi per allungare la vita basta dedicare un po’ di tempo nell’arco della settimana a una bella corsetta. Che correre faccia bene è risaputo. Fa bene al nostro corpo, all’apparato circolatorio, combatte l’ipertensione, tiene sotto controllo il colesterolo, abbassa il rischio di sviluppare i tumori, brucia i grassi e fa perdere peso. E fa anche bene alla mente, aiutando a scaricare stress, tensione e tiene sotto controllo l’ansia. Se tutto questo è poi accompagnato a una buona alimentazione i vantaggi sono molteplici.

Ne è l’esempio Leonardo Palmisano, classe 1928, di Locorotondo, che domenica scorsa ha partecipato alla XIX edizione della Spaccanoci all’età di 87 anni, premiato dalla Montedoro per la sua categoria. E Leonardo non ha intenzione di appendere le scarpe al chiodo. Infatti lo ritroveremo anche domenica 13 marzo alla 37^ MARCIALONGA di SAN GIUSEPPE a Putignano, per percorrere altri 10 chilometri. E poi ancora Massafra e Taranto. Guardando al passato invece, Leonardo di strada ne ha percorsa eccome. Da quando ha iniziato, 13 anni fa, sono tante le manifestazioni a cui ha aderito, sia nella nostra regione, partecipando a svariate edizioni del Corrripuglia, che lungo la nostra penisola, come Feltre (BL), Potenza Picena (MC), Agropoli e Capaccio – Paestum (SA), partecipando sia a master di 10 chilometri che mezze maratone, fino a diventare, nel 2015, campione italiano di atletica leggera nella categoria SM 85 a San Salvo (CH).

Leonardo non è un tipo a cui piace la poltrona di casa. Quando ha incominciato si alzava alle 4 di mattina, correva per 15-20 chilometri e poi andava a lavorare come agricoltore. Oggi invece si allena un paio di volte alla settimana perché, come lui stesso ci ha raccontato, continua a lavorare di conseguenza e non ha tempo. «Questa mia passione per la corsa nasce dalla volontà di mantenermi in forma, di rimanere snello. Durante quel periodo sentii in tv che mezz’ora di corsa al giorno faceva bene alla salute. E da lì ho iniziato a correre. Per i primi due anni mi sono allenato da autodidatta. Nel 2005 mi sono iscritto alla società “ATLETICA CASALINI” di Cisternino, percorrendo la prima gara e rimanendo con loro per otto anni. Dal 2013 sono passato alla “ALBEROBELLO RUNNING ASD”. Parlando di alimentazione invece Leonardo afferma di non essere mai stato un ghiottone. “Mangio ogni giorno pasta, legumi e verdure. Prima delle gare non mangio niente. La carne raramente e se la devo mangiare, mai tre giorni prima della corsa». Niente di particolare quindi. Tutti prodotti da buon contadino.

Che Leonardo sia una forza della natura, pieno di energia lo avevamo già capito. Il suo motto è “correre è vita”, un’ispirazione che gli è venuta leggendo lo slogan di una gara a Squinzano. E allora che dire? Speriamo veramente di rincontrarlo fra cent’anni.

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