Contrattempi al “Da Vinci-Galilei”

NOCI – Nell’ambito della manifestazione Contrattempi 2017, che in questo weekend ha accompagnato i nocesi in un viaggio attraverso la musica improvvisata, si è svolto lo scorso 27 maggio presso l’auditorium del Liceo “Da Vinci-Galilei”, un incontro tra gli artisti del festival e gli studenti della medesima scuola, per favorire il contatto tra i giovani e questo particolare genere musicale.

A presentare i musicisti e spiegare il vero significato della musica improvvisata è stato Vittorino Curci, direttore artistico della manifestazione insieme a Gianni Console, che ha affermato: «Quando si incontrano tre musicisti si incontrano tre anime e nasce una composizione istantanea che avviene nel momento in cui si esegue. Al contrario di Socrate l’artista dice “io non so di sapere”, poiché si rende conto di avere dentro di sé un territorio inesplorato che attraverso il linguaggio musicale da lui scelto viene fuori. Spero che questo incontro sia un contrattempo nelle nostre vite, così come lo è stato quando noi abbiamo avuto l’occasione di incontrare questi grandi artisti».

Gianni Lenoci e Vittorino Curci
Gianni Lenoci e Vittorino Curci

Al fianco di Vittorino vi è stato Gianni Lenoci, pianista, compositore e responsabile del dipartimento “Nuovi linguaggi del corpo” presso il conservatorio Nino Rota di Monopoli, il quale si è soffermato sul linguaggio musicale. «Il fattore predominante dell’esperienza musicale è l’ascolto. In realtà la musica non la produce chi la fa fisicamente ma la fa chi l’ascolta. Siete voi i veri compositori poiché ognuno di voi prende da questo linguaggio, che in realtà è un non linguaggio, una serie di esperienze. La musica ci suggerisce una serie di mondi ed infinite possibilità che vanno interpretate. Questa pratica delle improvvisazioni ci porta ad ascoltare cose che possono sembrare simili tra loro ma in realtà sono sempre diverse».

Nel corso della mattinata alcuni degli artisti che hanno preso parte al festival della musica improvvisata, provenienti da ogni parte del mondo, hanno avuto l’opportunità incontrare i liceali delle classi seconde e quarte dando vita ad un confronto incentrato sulla musica. Esibendosi dapprima come solisti, per poi formare gruppi di due, tre o quattro strumenti, i nove musicisti hanno dato prova della perfetta simbiosi che si crea attraverso la musica improvvisata, esprimendo le proprie emozioni con esibizioni originali ed ironiche che hanno catturato l’attenzione dei presenti.

A conferma di quanto è stato detto, il sassofonista Gianni Mimmo ha raccontato la propria esperienza personale, testimoniando come la musica ha cambiato la sua vita. Infine, gli alunni presenti sono stati protagonisti di un gioco di suoni che ha permesso loro di comprendere come l’emissione di un suono cambi a seconda dello stato d’animo personale. Infatti, a tal proposito Patrizia Lugo ha affermato: «Il suono può essere logos solo se nasce dal cercare di riconoscere qualcosa nel suono stesso appartenente comunque alla nostra vita. Noi abbiamo elementi espressivi che dobbiamo essere capaci di estrarre e comunicare. Oggi tendiamo ad evidenziare le differenze ma abbiamo tante cose che ci accomunano. Arte significa creare gli universali che consentono di riconoscerci e il momento di condivisione è fondamentale poiché altrimenti non riusciremo più ad esprimerci».

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