Casa di riposo abusiva, scattano i sigilli

NOCI – Dall’esterno sembra una normalissima villetta di campagna ed invece all’interno era dislocata una casa di riposo abusiva. È quanto hanno accertato i Carabinieri di Noci che congiuntamente con il personale Asl di Putignano, la Guardia di Finanza e la Polizia Locale, hanno operato il sequestro penale della struttura situata sulla provinciale 34 per Martina Franca a circa 2km dal centro abitato.

Dalle indagini condotte dagli inquirenti su ordine della Procura della Repubblica di Bari è emerso che la villetta era sede dell’associazione sportiva dilettantistica Airone, già precedentemente attenzionata in altre sedi di controllo in altre provincie pugliesi. Al momento del provvedimento gli operanti hanno scoperto che all’interno della villetta erano assistiti quattro anziani, tre ultraottantenni ed un sessantacinquenne, e vi operavano due persone con il compito di “accudire” gli anziani ospiti.

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Le indagini sono partite a seguito di un esposto anonimo che hanno portato al provvedimento di sequestro adoperato il 22 ottobre scorso. «Vi è da dire – sottolinea il Mar. Lorenzo Zaccaria luogotenente della Stazione Carabinieri di Noci – che non stiamo parlando di maltrattamenti su anziani, ma di ciò che concerne l’esercizio dell’attività e della struttura». Di fatto la struttura è stata adibita abusivamente a residenza socio sanitaria assistenziale per anziani senza alcuna autorizzazione. Nel corso dell’ispezione, sono state, inoltre, riscontrate carenze igienico-sanitarie, nonché strutturali ed organizzative, che hanno fatto ulteriormente venir meno i requisiti necessari a garantire il regolare svolgimento dell’attività socio assistenziale. «Le due ragazze che abbiamo trovato al nostro arrivo – dichiara invece Antonio Marino, comandante della tenenza GdF di Putignano – non erano assunte e stiamo vagliando la loro posizione contrattuale e retributiva ai fini fiscali. Inoltre la struttura era priva di qualsivoglia autorizzazione regolata dalla normativa vigente in materia di assistenza socio-sanitaria».

A seguito del provvedimento di sequestro al rappresentante legale dell’associazione dilettantistica, unitamente con chi aveva di fatto la disponibilità dell’immobile, è scattata la denuncia a piede libero per diverse violazioni tra cui quella di “esercizio abusivo della professione”, gli anziani ospiti della struttura sono stati invece affidati ai rispettivi familiari.

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