Attentati di Bruxelles, apprensione per i nocesi

NOCI – Sono ore d’angoscia per decine di famiglie nocesi che hanno un qualche congiunto che si trova in queste ore a Bruxelles. Secondo gli ultimi dati raccolti si ipotizza che nel Benelux ci siano attualmente almeno un centinaio di cittadini nocesi, ma che in massima parte siano raccolti nella città-stato di Lussemburgo. Da mezzogiorno di questa mattina il social media Facebook ha attivato una funzione che si chiama Safety Check con la quale tutti coloro che si trovano nella zona colpita dagli attentati può far sapere di stare bene e che si trova al sicuro. In queste prime ore a rispondere tramite il servizio sono stati i nocesi, tutti giovanissimi, Giovanni Tralci, Marilena Trisolini e Mario Ritella. Tutti fanno sapere di stare in salute e di trovarsi in un luogo sicuro. Diverse però sono le notizie che giungono dal cuore dell’Europa. Gli attentati di questa mattina hanno causato 34 morti e quasi 200 feriti (bilancio provvisorio), tra cui, comunica la Farnesina ci sarebbero anche tre italiani. «Al momento non vi sono vittime italiane» fa sapere l’ambasciatore italiano a Bruxelles, Vincenzo Grassi, ma il tono di voce è tutt’altro che rassicurante.

I FATTI – Questa mattina attorno alle 8.00 due esplosioni hanno devastato l’aeroporto Zaventem di Bruxelles. La prima all’altezza del check della American Airlines ed una seconda all’altezza della Brussells Airlines. Panico e terrore tra i viaggiatori che si sono ritrovati a fuggire senza meta uscendo anche sulla pista d’atterraggio. Alle 9.15 invece una seconda esplosione alla stazione metropolitana di Maelbeek distante poche centinaia di metri dalla sede delle istituzioni europee. Anche qui la situazione è devastante. L’esplosione, sulla base dei racconti dei sopravvissuti, sarebbe avvenuta all’interno di un vagone del convoglio diretto alla stazione di Maelbeek. Per molti non vi è stato scampo.

LE IPOTESI – A rivendicare gli attentati di oggi nella capitale belga sono stati gli estremisti dell’Is (Islamic State) che hanno rivendicato l’azione terrorista. L’ipotesi più accreditata della prima ora sarebbe la ritorsione per l’arresto avvenuto venerdì scorso di Salah Abdeslam, il mancato terrorista della strage di Parigi. Salah Abdeslam, è stato catturato proprio in Belgio e non si esclude che sia anche la “primula rossa” dell’attentato odierno.

LA REAZIONE ITALIANA – In queste ore è raccolto a Roma il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato questa mattina dal ministro Angelino Alfano e presieduto per l’occasione dal premier Matteo Renzi.  «Il mio pensiero va ai familiari delle vittime e alle persone coinvolte in questo efferato attacco terroristico che ha colpito il cuore dell’Europa»  dichiara il capo del Viminale, e sul motivo della convocazione del comitato «valutare ulteriori misure di contrasto e prevenzione alla minaccia terroristica».

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