Antonella Barletta, una nocese a Westminster

NOCI – C’è una nocese a Westminster. Si tratta di Antonella Barletta, che a 27anni sta accarezzando il sogno di lavorare in una delle sedi amministrative più importanti al mondo. Westminster è infatti la sede del parlamento inglese storicamente preso ad esempio dalla politica internazionale per le innovazioni in campo democratico.

Antonella è giunta in Inghilterra nel 2013 e da allora si sta formando per raggiungere una posizione stabile. Appassionata d’arte con un’inclinazione al sociale, ha cercato di portare avanti i suoi percorsi di vita in maniera parallela. «Ho iniziato come cameriera e poi ho deciso di fare la “ragazza alla pari”, ovvero studiavo inglese e mi mantenevo curando i bambini della famiglia dove ero ospite. Dopo questa esperienza, ho trovato lavoro al “Bulgari Hotel” come receptionist prima al ristorante e poi alla spa. Lavoravo anche 10 giorni di fila per 9-10 ore. Solo che dopo un anno e mezzo al Bulgari volevo crescere e continuare a studiare». Quindi si è messa alla ricerca di un lavoro stabile e duraturo nel settore amministrativo aziendale e nel frattempo si è dedicata al volontariato aiutando persone mentalmente disabili o affette da lievi depressioni. «Mi ha sempre affascinato il mondo dell’amministrazione e del servizio clienti. Ho cercato a Londra degli “apprendistato” dove attraverso dei colloqui si riesce ad ottenere un lavoro. Un sistema parallelo a quello universitario dove oltre a lavorare ti permettono di studiare nei college. Io ho cominciato a studiare economia, comunicazione, amministrazione, matematica».

Il percorso ovviamente non è tra i più semplici. «Prima di approdare alla Camera dei Lords ho fatto diversi colloqui tra cui uno a Channel 4, un canale televisivo tra i più importanti d’Inghilterra e ho continuato a lavorare nel settore del lusso per marchi di alta moda. Una volta che ho appreso delle scuole che danno questa opportunità ho iniziato a inviare curriculum arrivando poi all’ “open morning” dove si è sottoposti ad una valutazione selettiva composta di diversi step». Antonella ce l’ha fatta, ed insieme ad altri sei colleghi è approdata a Westminster. «Adesso ho un contratto da apprendista per un anno alla Camera dei Lords dove mi occupo del settore amministrativo e comunicativo. Il bello del mio posto di lavoro è che riesco a condividere il pranzo direttamente con i Lords perché non vi è distinzione di spazi, ma loro tengono molto al rispetto e all’educazione. I souvenir o il cibo della mensa sia i Lords che lo staff li pagano, non vi sono sconti o regali anche se si ricoprono ruoli o ci si lavora all’interno».

Antonella Barletta insieme ai colleghi a Westminster
Antonella Barletta insieme ai colleghi a Westminster

Antonella era lì anche il giorno dell’attentato a Westminster. Ripercorre con la mente quei momenti. «Ero all’interno. È stata un’esperienza abbastanza scioccante, per fortuna il mio ufficio è situato alla parte opposta dalla zona dell’attentato ma la polizia interna ci ha dato l’ordine di avviare le procedure di sicurezza». C’è anche la possibilità di fare carriera all’interno del parlamento come dipendente pubblico attraverso percorsi di formazione interna. Il dopo lavoro è lo studio sia per il college che per la certificazione di scrittura inglese «che anche i madrelingua prendono durante il percorso formativo-scolastico».

La brexit non la spaventa«ma dispiace, è stata una scelta che mi ha segnata profondamente» dice. Un consiglio ai coetanei. «È importante credere in se stessi, ed essere accerchiati da gente che crede in te. Penso che i giovani italiani devono credere di più in se stessi, ma per far questo loro hanno bisogno di essere supportati. Se i miei datori di lavoro non avessero creduto in me e visto le mie potenzialità io non sarei stata in grado di lavorare da nessuna parte. Io sono andata in Inghilterra perché qui non ho potuto frequentare l’università e sto completando la mia formazione senza pesare sulla famiglia. Ma l’Italia ha a disposizione immense risorse culturali e scientifiche ed i ragazzi italiani grandi capacità, bisogna cogliere le opportunità». E sfata un tabù. «Chi pensa di andare a Londra per divertirsi e girare i locali notturni pensando di fare fortuna si sbaglia. Serve sacrificio e determinazione. Lavorare sodo per raggiungere i propri traguardi».

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