Allarme per le sentinelle dell’ambiente

NOCI – Le api muoiono avvelenate dall’uso sconsiderato dei pesticidi in agricoltura con la conseguenza di una grave perdita, non tanto in termini di patrimonio apistico, quanto in perdita di biodiversità, in perdita di produzione agricola e in danno per la salute umana. Occorre tornare ad una agricoltura sostenibile per l’ambiente, per le api e per l’uomo.

Le api, non solo fungono da impollinatori per circa 70 delle 100 colture di interesse agricolo, che forniscono il 90 per cento dei prodotti alimentari, favorendo quindi la biodiversità, ma sono anche le sentinelle dell’ambiente. A partire dalla fine degli anni novanta, molti apicoltori hanno iniziato a segnalare crescenti problematiche sanitarie e improvvisi impoverimenti del numero di api negli alveari. Recenti studi hanno dimostrato, che gli effetti di una agricoltura intensiva sempre più indirizzata alla monocoltura e a un crescente, spesso indiscriminato, uso di pesticidi, la causa di una scarsa o insufficiente alimentazione delle api e del diffondersi di patologie secondarie. Tornare ad una agricoltura sostenibile è, quindi, una priorità, che dovrebbe coinvolgere tutti da vicino, non solo gli addetti ai lavori. Inquinamento, cementificazione, pesticidi, distruzione della biodiversità stanno devastando l’ambiente in cui viviamo è che dovremmo, tutti, contrastare. È un impegno che ci dobbiamo assumere per le future generazioni.

Un umile insetto, quale è l’ape, ci impone una presa di coscienza. Servono norme serie e sanzioni severe per chi non le rispetta, nuove reali politiche agricole e un uso responsabile dei pesticidi. Negli ultimi anni si è fatto molto a parole, ma nulla nella sostanza. Ma è necessario comprendere e ricordare sempre che senza le api l’uomo non può sopravvivere!

Daniela Fusillo – Presidente Associazione MurgiAmbiente

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