NOCI – Anche a Noci si avverte l’effetto della riforma elettorale. La totale assenza dei comizi di piazza o dei confronti politici tra candidati, i pannelli di affissione elettorale rimasti desolatamente quasi vuoti, fanno sì che l’atmosfera della campagna elettorale sia parecchio sottotono.
Sembra quasi che i candidati abbiano timore di esporsi molto o si sentono certi della propria poltrona in parlamento. Effettivamente con questa legge elettorale si preclude la possibilità all’elettore di esprimere la famosa preferenza che ormai risale agli anni novanta. A fare il bello e il cattivo tempo sono le segreterie di partito, ad eccezione del Movimento Cinque Stelle che ha un proprio sistema di scelta attraverso il web dei candidati, che designano le candidature al parlamento a proprio piacimento organizzando ad hoc listini di candidati che in numerosi casi arrivano a dare per certa l’elezione in parlamento. Di qui la disaffezione diffusa dei cittadini nei confronti dei classici partiti e il conseguente disinteresse verso le elezioni politiche. Non a caso a fare da padrone il prossimo 4 marzo potrà essere proprio l’astensionismo. Molti gli appelli ad andare a votare da parte di tutti gli schieramenti politici in particolare dal Movimento Cinque Stelle che ritiene possa ottenere un maggiore consenso da parte degli indecisi e degli sfiduciati nei confronti della politica.
Anche a Noci si ipotizza che quasi la metà dei nocesi aventi diritto non si recherà alle urne; di conseguenza sembrano essere vani i tentativi di poter ipotizzare sin d’ora strategie e ripercussioni alle prossime elezioni amministrative della nostra cittadina che invece vedranno un’affluenza di gran lunga maggiore e comunque a distanza di due mesi l’una dall’altra. Fatto sta che, come sempre si dice, le amministrative sono un capitolo a parte e difficilmente l’esito del voto del 4 marzo può contribuire a spostare gli equilibri attorno ai movimenti politici che scenderanno in campo per guidare la nostra cittadina.
