220° della Repubblica napoletana e del martirio di Giuseppe Albanese

NOCI – Giovedì 28 novembre Noci ricorderà il 220° anniversario della Repubblica napoletana e del martirio di Giuseppe Albanese (1759-1799) con una giornata di studi presso l’auditorium del Liceo “Leonardo da Vinci”, la commemorazione ufficiale, alle ore 12.15, presso il monumento ad Albanese in largo A. Diaz e un servizio filatelico temporaneo di Poste italiane con annullo speciale, dalle 17.00 alle 20.00, sempre presso il Liceo nocese.

L’attività commemorativa e scientifica è promossa e organizzata da Centro culturale “Giuseppe Albanese”, Biblioteca comunale “Mons. A. Amatulli” e Istituto d’istruzione superiore “Leonardo da Vinci-A. Agherbino” in collaborazione con Gruppo Umanesimo della Pietra di Martina Franca e Associazione “Terra Nucum”; è altresì patrocinata da Presidente della Giunta regionale della Puglia, Città metropolitana di Bari, Comune di Noci e Comitato di Bari dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano.

Il corposo programma della giornata di studi, coordinata dal prof. Beppe Novembre, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Noci Domenico Nisi e della dirigente scolastica Rosa Roberto, prevede le relazioni di Giuseppe Poli e Pietro Sisto, docenti nell’Università di Bari, Carmine Pinto, docente nell’Università di Salerno, e degli studiosi Pasquale Gentile e José Mottola e brevi interventi del direttore della Biblioteca comunale Giuseppe Basile e degli studenti dell’I.I.S. “Da Vinci-Agherbino”.

Per l’occasione sarà donato ai presenti l’opuscolo “Passione giacobina: ricordo di Gerardo Marotta nella citta natale di Giuseppe Albanese a 220 anni dalla Repubblica napoletana”, curato da Giuseppe Basile e José Mottola. Gerardo Marotta (1927-2017), “l’ultimo grande giacobino”, avvocato e filosofo, è stato, tra l’altro, fondatore e presidente dell’Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli e presidente onorario del Centro culturale “G. Albanese” di Noci.

La scelta della data dell’evento non è casuale: proprio il28 novembre 1799 Giuseppe Albanese fu impiccato in Piazza Mercato a Napoli; con lui perì tragicamente il fior fiore della cultura e dell’ingegno del Mezzogiorno italiano, precursore del Risorgimento liberale e nazionale.

Il martire nocese fu protagonista e vittima della sfortunata Repubblica napoletana, che sia pure risultata un esperimento fallito – come dice Benedetto Croce – “valse a creare una tradizione rivoluzionaria e l’educazione dell’esempio nell’Italia Meridionale” e “per effetto del sacrificio e delle illusioni dei patrioti […] assurse alla solenne dignità di avvenimento storico”.

Un’iniziativa, sostenuta dalla Sereco srl di Noci, non meramente celebrativa ma culturale e di attualità perché – come disse Marotta in un’intervista al filosofo tedesco Hans Georg Gadamer –“Dalla cultura dipendono le sorti dell’umanità, eppure gli uomini di cultura di oggi tendono a chiudersi nel loro particulare, nella loro accademia. La figura dell’intellettuale in Europa si è rimpicciolita rispetto agli aumentati bisogni del mondo, al bisogno di vera cultura che ha l’umanità per potersi salvare”.

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