10 francobolli per celebrare il 150° delle relazioni Italia-Giappone

ALBEROBELLO – Ancora un omaggio filatelico per la capitale mondiale dei trulli! Questa volta il gradito e qualificato riconoscimento viene dall’estremo oriente. Il 25 agosto le poste giapponesi per celebrare il 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia hanno emesso un foglietto che raccoglie 10 francobolli da 82 yen.

I valori dentellati, realizzati da Hoshiyama Ayaka e stampati in offset a 6 colori, propongono immagini emblematiche del Belpaese

Sui dieci francobolli sono rappresentati nell’ordine di inserimento nel foglietto: gelso e bozzoli di baco da seta; bachi e stoffa in seta; “Madonna dei Fusi” (1501) attribuita a Leonardo da Vinci; “Ritratto di Maria de’ Medici” (1551) di Agnolo Bronzino; basilico e mozzarella; mozzarella e pomodoro; “Madonna del Libro” (1480-81) di Sandro Botticelli; “Fanciullo con canestro di frutta” (1593) di Caravaggio; la Val d’Orcia (tra Siena e Grosseto) e Alberobello; infine Alberobello e Firenze. Sul bordo del foglietto è invece riprodotto il Colosseo.

Dal sito web dell’ambasciata del Giappone in Italia si apprende che “l’origine del centocinquantesimo anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia risale alla stipula del Trattato di Amicizia e di Commercio, avvenuta il 25 agosto 1866 (sedicesimo giorno del settimo mese del secondo anno dell’era Keiō, secondo l’antico calendario giapponese). A siglare il Trattato per parte giapponese furono il Commissario per gli affari esteri e Signore della provincia di Hyūga, Shibata Takenaka, il Signore della provincia di Kai, Asahina Masahiro, e l’Ispettore Ushigome Chūzaemon. Per l’Italia firmò il trattato l’allora capitano di fregata Vittorio F. Arminjon, inviato del Regno d’Italia. Con l’entrata in vigore del Trattato, il primo gennaio del 1867, prese avvio il commercio di sanranshi (cartone di seme-bachi), che giovò ampiamente sia all’Italia, la cui bachicoltura versava in grave crisi a causa di una malattia dei bachi, sia al Giappone che intendeva avvalersi del commercio per sviluppare la propria industria”.

Dal 7 dicembre 1996, quando nella seduta del Comitato del Patrimonio Mondiale, svoltasi a Merida (Messico), l’Unesco inseriva “I Trulli di Alberobello” nella lista delle meraviglie del mondo da tutelare e conservare, Alberobello ha acquisito una notorietà internazionale invidiabile. Non solo è stata rilanciata dal punto di vista turistico ma ha visto riconoscere il valore culturale del trullo e della propria originale identità.

 

Giuseppe Basile

Socio fondatore del “Circolo filatelico collezionistico dei trulli” con sede al Alberobello

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