Per un futuro più eco compatibile

NOCI – Questa settimana ha catturato la mia attenzione una notizia riguardante la nostra regione: la Regione Puglia ha predisposto un finanziamento dell’80% a fondo perduto per la realizzazione di colonnine per ricarica domestica di veicoli elettrici: nel Bollettino Ufficiale del 25 ottobre 2018 è pubblicato un avviso pubblico rivolto a cittadini e condominii in cui si prevede un contributo “per acquisto e l’installazione di punti di ricarica (colonnine) domestica per veicoli elettrici alimentati da fonte rinnovabile” per un importo massimo di 1.500 euro.

Mario Forti
Mario Forti

Passeggiando per Noci qualche tempo fa di punto in bianco nei pressi della parafarmacia Sanitas è sbucata una colonnina che ha destato le più svariate curiosità: chi parlava di una presa di corrente per il Bar ivi adiacente, chi di una centralina telefonica e così via; in realtà l’equivoco si è creato in quanto non vi era nessun cartello “chiarificatore”. Successivamente si è venuto a sapere che si tratta di una colonnina per la ricarica di vetture elettriche.

In un ottica di città ecologica ed a misura d’uomo le precedenti amministrazioni avevano tentato di imboccare una strada green ma è stata solo un illusione. Della tanto “nobile” pista ciclabile non resta che il nome svanita com’ è nella giungla del traffico nocese, praticamente una “meteora” costata circa 200.000 euro. Mi è venuto spontaneo accostare “Le colonnine” alla pista ciclabile dal momento che di auto elettriche se ne vedono poche così come di colonnine (forse un paio). Eppure gli eventi atmosferici di questi giorni devono farci riflettere e cambiare rotta: sul pianeta terra siamo ospiti di passaggio per cui dovremmo rispettarla di più memori del fatto che maltrattandola, si ribella, ed inesorabilmente vince la lotta per la sopravvivenza.

Riducendo il discorso a livello comunale è sempre auspicabile un uso meno frequente delle vetture tradizionali a favore di veicoli elettrici, biciclette, e perché no, anche di uno sfruttamento maggiore delle “scarpe”! Ne guadagnerebbe sia l’ambiente in cui viviamo che la nostra economia senza parlare dei conflitti che da sempre hanno creato i combustibili fossili: basti ricordare la guerra del Golfo laddove è stato dimostrato che dietro una guerra di “civiltà” (poi mi devono spiegare cosa è civile e cosa no), si celava una guerra per l’accaparramento delle fonti energetiche in medioriente. E’ giunto il tempo in cui gli amministratori pubblici ed i cittadini, preso atto della necessità di guardare ad un futuro in chiave ecologica, collaborino per rendere il mondo una bella casa da abitare!

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