Nuovo contratto operai agricoli, Lacenere: “questo accordo soddisfa tutte le parti interessate”

NOCI – Dopo oltre diciotto mesi di trattative, le Province di Bari e BAT hanno un valido contratto di lavoro per gli operai agricoli e florovivaistici con decorrenza dal 1° agosto 2017 al 31 dicembre 2019.

Al tavolo non sono mancati momenti di duro confronto, ma ha prevalso il senso di responsabilità che ha portato, le parti datoriali ed i sindacati maggiormente rappresentativi del settore, alla firma di un contratto che esprime rispetto al passato una maggiore efficacia applicativa in tutto il territorio di riferimento, in quanto considera le reali esigenze dei vari comparti produttivi.

Un accordo che prevede un buon incremento salariale, il 2,8% in tre anni, pur rispettando le necessità delle imprese derivanti dal grave momento di crisi vissuto dall’intero settore dell’economia primaria e che attribuisce le qualifiche professionali secondo la reale organizzazione delle attività aziendali, permettendo una corretta definizione delle mansioni assegnate ai lavoratori.

Il Tavolo ha stabilito una fase sperimentale di attuazione dell’accordo che permetterà, a step predefiniti, la valutazione oggettiva dello stesso in termini dell’aumento occupazionale che sarà reso possibile dall’applicazione delle novità introdotte. L’analisi dei dati sarà attuata dall’Osservatorio, anch’esso di nuova istituzione presso gli organismi dell’Ente Bilaterale degli operai agricoli, che riceverà dalle aziende la specifica degli operai inquadrati con qualifiche interessate dall’accordo, confrontabile con gli elenchi ufficiali redatti dall’INPS per poter desumere l’evoluzione degli standard occupazionali.

La firma di questo accordo soddisfa tutte le parti interessate e certamente la retromarcia di un componente del tavolo, ossia la FLAI CGIL, non la rende meno importante. Siamo consapevoli di aver contribuito a raggiungere un accordo che restituisce serenità ad un settore che ne abbisogna. Le imprese hanno voglia di chiarezza nei rapporti con i lavoratori e ciò può essere reso possibile solo scrivendo regole trasparenti, con riferimenti precisi all’attività reale, che non possono tener conto delle voglie di protagonismo di qualcuno – ha commentato Michele Lacenere, presidente di Confagricoltura Bari-BAT, che ha continuato – la CGIL continua a soffrire i personalismi dei suoi funzionari di zona che, a fronte di soggettive interpretazioni, smentiscono l’apprezzabile lavoro svolto dai loro stessi colleghi in altre Provincie della nostra Regione. Non è stato sufficiente, infatti, per i cigiellini di Bari e della BAT, avere un contratto stilato sulla falsa riga di quelli delle vicine Provincie di Taranto e Foggia, responsabilmente e cognitivamente apprezzati e firmati dai referenti provinciali di quel sindacato, ce ne faremo una ragione e lavoreremo, meglio, senza la firma della CGIL”.

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