“Note sull’arte poetica”: il nuovo libro di Vittorino Curci

NOCI – Tutti sanno cos’è la poesia, ma pochi ne conoscono la vera essenza. Non è certamente facile comprendere ciò che il poeta vuole comunicare attraverso i propri pensieri, affrontando un percorso alla scoperta di se stesso, perciò potrebbe risultare utile una piccola guida che faciliti tale approccio.

“Note sull’arte poetica – Primo quaderno” è il titolo del nuovo lavoro del noto poeta locale Vittorino Curci, un piccolo volume innovativo ed originale, che racchiude alcune sue riflessioni, frutto di una serie di appunti, riguardanti il mestiere del poeta e la sua condizione odierna, e la poesia moderna, divenuta oramai una minoranza nel mondo della letteratura. Si tratta di risposte a vari interrogativi che molto spesso possono coglierci impreparati.

vittorino-curci-note-arte-poetica-copertinaIl libro infatti, edito “Spagine” (periodico di informazione culturale dell’Associazione Fondo Verri Presidio del Libro di Lecce), si rivolge in prima istanza ai pochi lettori e appassionati di poesia ancora esistenti, ma anche ai giovani poeti, poichè grazie ad un intrinseco potere pedagogico può essere uno stimolo ed una fonte di orientamento all’interno del vasto e sconosciuto mondo della poesia contemporanea.

A tal proposito, l’autore, in un’intervista inedita, a LeggiNoci.it ha raccontato: «A posteriori mi sono reso conto che questo libro potrebbe essere utile a quei giovani che si affacciano al mondo della poesia moderna, completamente differente da quella scolastica. Uno strumento come questo può essere utile per capire a cosa si rivolge lo scrittore e a cosa pensa. Mi piaceva l’ida di sfidare una cosa così complessa come la poesia con frasi brevi, centrate alla mia missione, che si configura anche con l’aiutare il lettore che si avvicina per la prima volta alla poesia moderna a comprenderne il linguaggio».

Il titolo s’ispira all’arte poetica di Orazio. Infatti, l’autore ha voluto introdurre il libro con una sua citazione nella quale si indentifica alla perfezione: “Scribendi recte sapere est et principium et fons”. Con essa Orazio ha voluto precisare che il sapere è sia il principio e sia la fonte dello scrivere bene. Il sapere derivante dal continuo arricchirsi di esperienze è la base su cui si fonda ma anche la fonte da dove si parte.

Ciò che caratterizza il libro è una scrittura asciutta, essenziale, mai esibizionista, che mira a raggiungere il nucleo fondante puntando sull’essenzialità. «La cosa che mi soddisfa di più è l’idea di semplicità di porsi di fronte a delle domande dando una risposta senza narcisismo. Questo è una specie di autoritratto, viene fuori chi sono io e come penso la poesia, parlando dell’importanza dell’errore, dell’imprevisto che ti manda fuori strada, cose che fanno parte della ricerca quotidiana. A volte si tratta di appunti scritti così, di getto, altri li ho rielaborati per renderli essenziali. Rileggendolo ho notato che molti di questi aforismi sono adattabili a tutte le forme di arte, oltre che alla letteratura anche alla musica e al cinema».

Il volume si presenta scorrevole e di facile comprensione, facilitando il lettore nella scoperta del vero nucleo del libro, ossia il processo creativo, in particolare come lo si vive stando dalla parte di chi scrive. «Importante è stato fare un punto con me stesso e infondere nel lettore la curiosità di affrontare un viaggio nel mondo della parola e del silenzio, la poesia è l’arte in cui la parola incontra il silenzio, due entità imprescindibili l’una dall’altra. La parola è di tutti, quindi il poeta utilizza materiale comune per farne qualcosa di personale. Se attivi dei pensieri su questi processi ti portano molto lontano. Io scrivo essenzialmente il contrario di ciò che diceva Socrate “Io non so di sapere”, poiché sono inconsapevolmente nella condizione di conoscere delle cose ma le conosco grazie alla poesia. Nel mio profondo so di conoscere le cose ma non avendole mai incontrate utilizzo la scrittura per farlo».

Il libro, uscito solamente una settimana fa, sarà già oggetto di presentazione il prossimo 10 luglio ad Altamura e il 19 luglio a Locorotondo. «Sono contento di fare le presentazioni perché questo non essendo un libro di poesia dove c’è proprio il lavoro creativo, si presta alla discussione, si apre al confronto su punti che possono essere pensati diversamente, in particolare con chi ha ricevuto una formazione classica, la quale si scontra con la mia concezione modernista della poesia».

Sicuramente, nel corso di quest’estate ci sarà l’occasione di presentare il libro anche a Noci, magari all’intero di un’iniziativa estiva. Intanto è possibile acquistarlo on-line e presto in libreria, aspettando i prossimi “quaderni” che sicuramente ci insegneranno sempre qualcosa di nuovo.

 

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.fondoverri.blogspot.com .

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