Notarnicola (Udc) sulla viabilità: “siamo caduti dalla padella alla brace”

NOCI – Parla Giuseppe Notarnicola. Consigliere eletto nelle fila dell’Udc, nell’amministrazione Nisi ha ricoperto l’incarico di assessore alla viabilità prima della rottura con il suo ex compagno di partito Antonio Locorotondo e conseguente passaggio all’opposizione. È il primo consigliere comunale a rompere il silenzio dopo i recenti casi giudiziari e le conferenze stampa della maggioranza.

Lei è stato assessore alla mobilità, come valuta la viabilità del comune di Noci? «La viabilità del comune di Noci, è cambiata nel corso degli anni con il variare della conformazione edilizia che ha dettato molte volte le regole sulla viabilità infischiandosene il più delle volte delle conseguenze. La crescita smisurata all’interno di ogni famiglia del possesso delle automobili poi ha fatto il resto. In una famiglia di 4 persone ci sono almeno 3 auto ormai e molte volte non si ha nemmeno il possesso di un box rimessa e così si crea un secondo problema che è quello del parcheggio. Non si utilizza il mezzo pubblico e raggiungere la stazione ferroviaria è già un primo viaggio da affrontare se pensiamo a chi deve raggiungerla dalle campagne o dai due punti alle estremità del paese. Poi ci sono alcuni momenti della giornata, come ad esempio all’ingresso e all’uscita dei plessi scolastici prima e dopo l’orario di lezione, che rendono alcune zone dei veri tappi. Per questo già dal 2013 in campagna elettorale era nel programma della coalizione di centrosinistra che sostenevo e nel programma del mio partito, il cercare una soluzione a questi problemi. Questo processo è iniziato nel primo anno di amministrazione, processo lungo che ha bisogno di almeno 3/4 anni per vedere la luce, cosi iniziai il mio percorso per lo studio del Pums, ma nel frattempo pensammo a qualcosa da poter far subito. Incrementammo le forze al comando di Polizia Locale, sotto il mio assessorato sono stati assunti due nuovi vigili, migliorammo a favore degli utenti il contratto dei parcheggi a pagamento introducendo abbonamenti, convenzioni e esentammo dal pagamento alcune ore della giornata. Abbiamo acquistato nuovi mezzi per la Polizia Locale e per la Protezione Civile. Insomma avevamo incominciato a trazione integrale questo nuovo percorso. Poi è cambiata la giunta e…”nulla più”, qualche conferenza stampa e incontri con i cittadini andati deserti e siamo tornati ai vecchi problemi e dalla padella siamo caduti nella brace».

Lei è anche intervenuto nella polemica social sulla chiusura di via Siciliani per l’inaugurazione di un negozio. Cosa c’era che non andava? «Ultimamente sembra che sulla viabilità cittadina il primo che si sveglia la mattina, comanda. Si chiudono strade principali pubbliche e soprattutto di ingresso/uscita del paese per desideri privati utilizzando mezzi e personale non autorizzati. Il comandante della Polizia Locale non ha mai autorizzato certe chiusure e mai lo farebbe, infatti non vi è alcun documento che autorizzi la chiusura di via Siciliani per quell’evento. Non so se si trattava di un negozio ma a me sembrava l’inaugurazione del nuovo partito di Speranza, Rossi, e Emiliano visti gli intervenuti – scherza Notarnicola che prosegue – ma qualcuno l’ha autorizzata e deve dare una spiegazione. La politica non si può e non deve sostituirsi agli uffici, soprattutto su certi temi».

In merito agli ultimi fatti di cronaca come mai l’opposizione è rimasta in silenzio? «Per quanto riguarda gli ultimi avvenimenti di cronaca parlo a nome mio e del partito che rappresento. Dico che nel caso delle dimissioni dell’assessore Lippolis, mio amico d’infanzia a cui politicamente non ho mai dispensato critiche pubbliche, ha fatto bene a dimettersi dal suo incarico pubblico, perché quando ricopri certi incarichi il confine tra il pubblico e il privato è sottilissimo e sarebbe diventato un bersaglio facile per le opposizioni e l’anello debole della catena della sua maggioranza. E politicamente questo non è corretto, avrei voluto confrontarmi con lui politicamente e chiedere le sue dimissioni per gli eventuali errori ma non vederlo uscire di scena cosi. Rispetto le sue scelte e gli auguro di chiarire nel più breve tempo tutta la sua situazione. Per quanto riguarda l’Opera Pia invece preferisco proprio non esprimermi, potrei dire quello che penso su alcuni personaggi e su come sono arrivati lì e dove vorrebbero a questo punto arrivare, e davvero non è il caso. Anche qui aspetto il giudizio della giustizia che anche se lenta…Arriva sempre!»

Secondo lei cosa dovrebbe fare la Giunta per uscire da questa impasse? «La Giunta non può uscire da questa impasse, in quanto non è una impasse, perché tranne due settori come quello del decoro urbano e quello dei servizi sociali (quando l’assessore al ramo non si mette a dispensare giudizi personali sui privati cittadini), non c’è proprio nulla. Dopo aver vissuto il primo anno di nuova giunta di rendita su quella precedente, auspico che il capo dell’amministrazione, come un buon allenatore di calcio farebbe, cambi i giocatori fiacchi e quelli mai entrati in partita e inserisca forze fresche, nuove e volenterose se vuole portare a termine il suo mandato».

Ora che partiti e movimenti si stanno organizzando per i prossimi appuntamenti elettorali in che direzione muove l’UDC? «L’UDC come in tutti gli appuntamenti elettorali si è sempre mossa seguendo i programmi prima che le persone e così continueremo a fare».

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