“La soffitta dei ricordi”, la Ballet School ripercorre la musica del ‘900

NOCI – La soffitta dei ricordi è il titolo del saggio di fine anno proposto dalla scuola di danza Ballet School, messo in scena lo scorso 23 giugno presso il Cinema Teatro Trulli di Alberobello.

Lo spettacolo ha ripercorso, con innumerevoli balli, la grande musica italiana che dagli anni ’40 agli anni ’70 ha emozionato tutti, grazie alla voci di Mina, Celentano, Morandi, Rita Pavone e tanti altri artisti. Attraverso il racconto di una storia racchiusa in un diario, in cui è descritta la vita di una nonna vissuta proprio in quel periodo, tutti ballerini della scuola di danza nocese, dai più piccoli ai grandi, vestiti con i tipici costumi dell’epoca hanno trasportato il pubblico in un tuffo nel passato, riscoprendo insieme le colonne sonore che in quegli anni hanno regalato forti emozioni.

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Il recital inizia con le quattro nipotine di questa nonna che un giorno, spinte dalla curiosità, si dirigono in soffitta dove ritrovano il vecchio diario della nonna, la quale, per inseguire il sogno di debuttare in televisione, lascia la sua famiglia per fare carriera a Roma, dove però la vita non è semplicissima. Infatti, dopo essere stata bocciata ai provini, per mantenersi si dedica alla sartoria, cucendo abiti per donne benestanti. Proprio una di queste nobili donne prende a cuore la giovane e la introduce, come ballerina, nel mondo della televisione, dove incontra artisti di grande calibro e s’innamora di un uomo vent’anni più grande di lei, con cui vive una storia meravigliosa ma complicata. All’apice della sua carriera però, la giovane donna decide di ritirarsi dalle scene per avere una vita tranquilla con dei figli, e lasciata dal suo compagno, apre un piccolo atelier di moda dal nome “Sogno”. Tornando a casa dalla sua famiglia ritrova il suo primo amore che l’ha teneramente ed inconsciamente attesa. Frutti del loro amore sono due figlie e le quattro nipotine che, leggendo il diario, hanno conosciuto le avventure di vita della nonna.

Ogni balletto ha avuto come colonna sonora note canzoni di quell’epoca, accompagnato dalle immagini dei cantanti proiettate sullo sfondo. Tenero ed emozionante è stato il gesto di alcune piccole ballerine che, nel corso del balletto, hanno chiamato sul palco il proprio papà per ballare insieme a loro sulle note di Se puoi uscire una domenica sola con me di Gianni Morandi.

L’intero copione è stato scritto dall’insegnante Danica Pettinato, che ha condotto i suoi allievi in questa sua passione per il ‘900, e in particolare per i racconti dei nostri nonni e dell’Italia del dopoguerra.

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(Foto Federica Gabriele)

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