Il terzo quesito referendario: la separazione delle carriere dei magistrati

Domenica 12 giugno l’Italia va al voto. Si vota in tutto il Paese per cinque quesiti referendari sui quali l’elettore è chiamato ad esprimersi. Ai seggi verranno consegnate altrettante schede di differenti colori: rosso, arancione, giallo, grigio e verde.

Il terzo quesito referendario riguarda la separazione delle carriere dei magistrati.

In sostanza, questo quesito sarà posto sulla scheda di colore giallo e ai cittadini italiani sarà richiesto di esprimersi circa l’abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati.

Bisogna mettere una croce sul quadrato in cui vi è la scritta SI qualora si voglia abrogare la Legge in questione, oppure mettere una croce sul quadrato in cui vi è la scritta NO qualora la legge non la si voglia abrogare.

Nel caso in cui dovesse vincere il SI cambierebbe il nostro sistema giudiziario introducendo la separazione delle carriere di giudici o pubblici ministeri. Cosicché i vincitori di concorso in magistratura dovranno fare una scelta immediata su quale ruolo assumere: quello legato alla funzione giudicante o quello legato alla funzione requirente che sarebbe il magistrato che organizza e investiga nella fase di indagini preliminari e che poi nel processo penale si introduce come parte accusatoria.

Mentre, laddove dovesse vincere il NO oppure nel caso in cui non si raggiunga il quorum del 50% + 1 del totale degli elettori, allora si potrà continuare a passare più volte dal ruolo di giudicante, e cioè di giudice, a quello requirente, e cioè di pm, o viceversa.

Leave a Reply

Your email address will not be published.