Caso D’Angiò, dissequestrato gazebo

NOCI – Riaprirà i battenti già da questa sera il gazebo del Dama D’Angiò, il locale nocese che aveva subito il sequestro preventivo della struttura amovibile e della strumentazione per la diffusione musicale a seguito delle denunce per “disturbo alla quiete pubblica”.

Questo pomeriggio i Carabinieri della stazione locale sono tornati presso l’attività per togliere i sigilli dalla struttura amovibile. Il provvedimento di dissequestro arriva a seguito dell’accoglimento da parte del Giudice per le Indagini Preliminari, dott. Pellecchia, della richiesta avanzata dall’avv. Giuseppe Sgobba, legale difensore del titolare. «Il dissequestro del Dama D’Angiò – dichiara l’avv Sgobba – è un primo passo di normalizzazione dei rapporti tra le parti in causa rispetto ai quali tuttavia non può continuare a rimanere inerte e distante l’autorità amministrativa a cui spetta porre le nuove regole che dovranno essere rispettate da tutti gli esercenti del settore in modo che non vi siano storture ed invasioni di campo che possono portare soltanto ad un aumento della tensione all’interno della collettività ed a un danno economico per chi opera nel settore facendo investimenti per collocare Noci tra i punti di riferimento in campo turistico. Io ho fatto una mia piccola parte, ora spetta al Sindaco, che ha autorità e poteri per farlo, porre le condizioni per una soluzione definitiva della questione».

«Operiamo in un paese in cui vi sono più di 40 bar e 40 ristoranti e che è definito città dell’enogastronomia» dichiara Gianni Mastropasqua, visibilmente disteso dopo il dissequestro. Dipendenti subito all’opera per ripulire e riallestire la struttura esterna sequestrata senza facoltà d’uso. All’interno, proprietà e dipendenti hanno dovuto fare i conti con danni al parquet e alimenti che, date le elevate temperature degli ultimi giorni, sono andati in malora.

Per il momento il locale potrà proseguire con attività di ristorazione e caffetteria. Rimane da districare il nodo della diffusione musicale. La strumentazione è ancora nelle mani dell’Autorità Giudiziaria che blocca di fatto il titolare dallo svolgere piccoli eventi con musica live o dj set.

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