Agesci: quello che dovete sapere sui giovani

NOCI – Lo scorso 24 marzo, il Centro per la Legalità “Peppino Impastato” ha riaperto le sue porte per accogliere i giovani scout nocesi ed affrontare insieme una tematica di grande attualità riguardante da vicino le nuove generazioni, ossia “Sogni, paure, speranze e aspettative dei giovani: conoscerli per costruire il futuro insieme”.

La serata, introdotta dai responsabili scout, ha visto la presenza di numerosi ospiti, tra i quali la presidente del Comitato Nazionale AGESCI Marilina Laforgia, il sindaco Domenico Nisi, e il ricercatore sociale Stefano Laffi, che da 25 anni si impegna nel studiare i cambiamenti che hanno caratterizzato la nostra società.

Frutto del suo intenso lavoro di ricerca è il libro “Quello che dovete sapere di me”, che ha rappresentato il fulcro dell’evento. Si tratta di un’autobiografia generazionale che raccoglie testimonianze, sotto forma di lettere anonime, di ragazzi di 18 anni che raccontano la propria visione della vita. Come raccontato dall’autore, questo libro è un’occasione per dare spazio e voce ai giovani, «poiché creare dispositivi di voce è fondamentale per sviluppare cittadinanza, specie in questo periodo in cui i ragazzi si stanno defezionando, andando in altri paesi o su internet per far ascoltare la propria voce e trasformarla in qualcosa di concreto».

Questo volume è diventato un vero e proprio manuale dell’adolescenza, utilizzato anche come strumento educativo nelle scuole, poiché racchiude contrastanti stati d’animo, aspettative e sogni di tantissimi giovani italiani.

Partendo dalle contrastanti visioni della società moderna descritte nel libro, il sociologo Laffi ha delineato il compito a cui l’educatore di oggi deve adempiere, ossia «aiutare i ragazzi a capire che la vita è un viaggio che va costruito da sé inseguendo esclusivamente la propria vocazione, senza farsi sovrastare dagli interessi altrui». Inoltre, facendo riferimento al luogo che ha ospitato l’incontro, ha aggiunto: «Immagino questo spazio della legalità come spazio intergenerazionale in cui nessuno giudica l’altro. Molte lettere del libro giocano questa scommessa: mettersi insieme per riprendere le redini di questo paese».

Al termine della serata, prima di prendere parte ad un buffet ricco di prodotti tipici del nostro territorio, è stato messo in scena uno spettacolo musico-teatrale tratto dall’omonimo libro, ideato da Paolo Rossini, Mascia Foschi ed Emanuele Nidi, i quali in maniera originale e piacevole hanno dato prova tangibile dei contenuti custoditi all’interno del libro.

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