Il vicepresidente di Federcasse al Senato, Liuzzi: “Meno banche Etrurie e più consapevolezza del risparmio”

NOCI – “Meno banche Etrurie e meno ludopatie con la consapevolezza del valore del denaro e del risparmio”. Lo ha detto il sen. Piero Liuzzi a margine dell’audizione dell’avv. Augusto Dell’Erba, vice presidente di Federcasse, nella 7^ commissione di Palazzo Madama. La commissione – con competenze in materia di cultura ed istruzione pubblica – ha incardinato la discussione del disegno di legge n.1196 recante “Norme per l’educazione alla cittadinanza economica”, passando all’ascolto degli esponenti delle più significative fondazioni, associazioni bancarie, agenzie educative, enti operanti nel credito e nella finanza pubblica e privata. “Ho personalmente sollecitato l’intervento dei vertici di Federcasse – spiega il parlamentare pugliese – che, infatti, designando l’Avv. Dell’Erba, presidente della Banca di credito cooperativo di Castellana, ha posto i colleghi senatori nelle condizioni di penetrare il mondo della mutualità e della reciprocità rappresentato dalle banche di credito cooperativo e di quanto esse compiono per la crescita dei territori”.

L’audito ha mostrato una piccola biblioteca fatta di testi divulgativi (“Dal bail-out al bail-in”, “Sviluppo locale e cooperazione sociale”, “Il vocabolario della formazione del credito”, tutte pubblicati da Ecra, società editrice di Federcasse) destinati al pubblico dei ragazzi, agli istituti di istruzione ed alle famiglie. Presto quindi si arriverà in Italia ad avere competenze in tema di economia e finanza e verrà ridotto lo iato con i più evoluti Paese europei: attualmente nel nostro Paese soltanto il 37% conosce i principi elementari delle decisioni finanziarie (ricerca della società McGraw Hill Financial). “Il provvedimento in esame – spiega Liuzzi (CoR) – intende realizzare l’alfabetizzazione finanziaria, tutelare la legalità in economia, scongiurare gli esiti delle ludopatie conferendo ai giovani maggiori competenze sull’uso del denaro, costringere gli attori del credito ad informare la clientela sui rischi di alcuni prodotti finanziari”. “La cittadinanza economica – conclude – si rivelerà strategica per la coesione sociale, la crescita responsabile e sostenibile, l’educazione al risparmio ed alla previdenza”.

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