Tolo Tolo, il capolavoro di Checco Zalone

NOCI – È uscito dopo la mezzanotte il nuovo film di Luca Medici, che già divide il pubblico. Noi di LeggiNoci abbiamo avuto il privilegio di vederlo tra i primi e vogliamo commentarlo prendendo una posizione favorevole.

È un film da vedere, perché ha momenti divertenti, affronta temi di attualità, narra le nostre debolezze e perché Luca Medici, in arte Checco Zalone, stavolta si distacca dal passato, sotto il profilo narrativo.

Se lo vedi pensando di ridere, come nei suoi vecchi film, resterai parzialmente deluso, perché stavolta non si lascia prendere troppo alla leggera. Certamente l’attore parte col suo stile ingenuo, spensierato e un po’ irresponsabile. E, come in passato, con questo stile entra nelle debolezze dell’uomo, soprattutto occidentale, mettendolo a nudo.

Sembra un film sull’immigrazione, infatti ne mostra gli tinerari, ma è ancor più un film sulle distrazioni consumistiche, sulle debolezze e sulle inefficienze italiane. Un film coraggioso e più maturo, che va dritto al punto. Si ride di meno, si riflette di più. Tolo Tolo interroga una certa modernità, le ascese politiche, il rapporto con la legalità, la sincerità dei rapporti, persino parentali. Prospettive che potrebbero alimentere un razzismo al contrario.

Il Checco scanzonato ed eterno fanciullo, in questo film, oltre a tenere insieme due mondi (Nord e Sud) con le sue doti ironiche e comunicative, evolve in un tratto materno, mostrando premura per chi è orfano ed innocente.

Il Fascismo è l’altro tema che viene affrontato nel film. Il messaggio è duplice: il fascismo è dentro tutti noi e si manifesta in alcuni momenti, ma lo si può curare, coltivando l’amore. Tanto di cappello allora al coraggio dell’autore. Sono tanti i temi toccati, come la profonda cultura (sul Neorealismo italiano, Bertolucci e Pasolini) di alcuni africani e come lo snobismo al contrario, verso alcune aree dell’Italia, dove realmente nelle scorse settimane sono scattate le manette per centinaia di delinquenti. Come dargli torto!

In questa fase politico-sociale dell’Italia benvenga chi, forte della sua popolarità, ci offre un sorriso unito a riflessione, incurante degli incassi, perché evidentemente non si vive di solo pane.

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