NOCI – Procede a passo spedito il programma di eventi “Un giorno solo non basta” organizzato dall’ats guidata dall’associazione Nero e non solo! nell’ambito del progetto Sprar – La Nuova Dimora. Martedì 20 giugno, Giornata Internazionale del Rifugiato, presso un appartamento di via Giorgio La Pira si è svolto l’incontro tra i beneficiari del progetto e i volontari.
Un momento di scambio e di incontro per conoscersi ed interagire. Un po’ emozionate le tre donne nigeriane hanno aperto le porte a quanti si sono presentati nell’appartamento che l’associazione ha preso in affitto da un privato cittadino, curando l’accoglienza e la serenità degli ospiti. Un po’ di imbarazzo e di impaccio iniziale ma poi gli animi si sono distesi e si è finiti a parlare di cucina. Le tre ragazze nigeriane che portano i nomi di Speranza, Gioia e Amore (non sono inventati, è il significato del loro nome in nigeriano) e dall’acconciatura colorata hanno colloquiato con un italiano scarno con gli ospiti ma non hanno fatto mancare allegria e socialità.
Il tema della cucina ha introdotto gli ospiti a parlare del prossimo appuntamento del 30 giugno in cui vi sarà la Gara di Cucina Interculturale tra gli esponenti dell’amministrazione comunale e i volontari del progetto con annessi beneficiari. Con molta probabilità lo show cooking si svolgerà a partire dalle 19.30 presso il giardinetto della biblioteca comunale “Mons. A. Amatulli”.
A margine dell’incontro “casalingo” l’assessore all’inclusione Lorita Tinelli così si è espressa ai taccuini di LeggiNoci: «Una comunità che non sa accogliere non è una comunità civile, accogliere significa confrontarsi con il diverso e trasmettere le proprie conoscenze e riceverne delle altre. A tal proposito cito una frase di don Andrea Gallo che diceva: “io vedo che quando allargo le braccia i muri cadono. Accoglienza significa costruire dei ponti e non dei muri”. Questo è quello che abbiamo fatto durante la Giornata Internazionale del Rifugiato».