“Per forza o per amore”, Gianfrate svela il volto delle donne dei briganti

NOCI – Sabato 25 marzo all’interno del Chiostro delle Clarisse si è svolta la presentazione dell’ultimo libro del giornalista e scrittore Mario Gianfrate dal titolo “Per forza o per Amore – Donne di Briganti nel profondo Sud”. Il libro, come anticipato dall’avv. Nicola Putignano, e da Michele Pettinato, direttore responsabile de IlSudest.it, è una raccolta di diverse storie viste dagli occhi delle donne che hanno vissuto a pieno questa parte delicata della nostra storia, ovvero il brigantaggio.

«Queste donne sono coloro che sono state sottomesse al proprio uomo e che si sono date alla latitanza, vivendo in uno stato di isolamento» ha raccontato l’autore. «Infatti subiscono il disprezzo da parte dell’opinione pubblica e subiscono l’allontanamento da parte di amici e parenti per timore che anche su di loro ricadano i sospetti di coloro che intrattengono qualsiasi rapporto con i briganti». Le storie narrate nel libro sono di 5 donne pugliesi, alcune delle quali hanno vissuto in paesi molto vicini al nostro. Alcune di queste storie, più altre provenienti da diverse zone del sud Italia, sono state raccontate nel corso della serata per dare un’idea di ciò che queste donne sono state costrette a subire.

«È come se fossimo lì sul posto ad osservare ciò che accade senza essere visti, come una cinepresa che riprende ciò che accade» ha commentato Nicola Colonna, docente di Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Bari. «Il libro intreccia fatti di briganti ricostruendoli con cura e attenzione, a cui si aggiunge l’elemento narrativo così da far acquistare al racconto storico una terza dimensione». Per poter cogliere al meglio le cause del brigantaggio in Italia, vengono raccontate le caratteristiche peculiari di questo fenomeno nato nel decennio subito dopo l’Unità d’Italia. «Il libro ci porta a farci vedere questo grande avvenimento storico non da parte dei vincitori, ma da parte degli sconfitti». Sconfitti che hanno visto l’unificazione come l’ennesima occupazione da parte di un esercito straniero, subendo la fame e una forte oppressione da parte delle vecchie classi dirigenti. «Questo porta a una grande delusione. E a subirne le conseguenze sono state soprattutto le donne, le quali, proprio in quell’occasione, erano di per sé estremamente fragili».

Il libro, molto leggero nella lettura, può essere aggiunto allo studio della storia nelle scuole, per scoprire un punto di vista diverso da quello raccontato nei libri, permettendo di conoscere storie vere di persone vicine alla nostra terra, più di quanto possiamo immaginare.

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