Montaruli (CasAmbulanti): “assurdo, siamo davvero alla denigrazione di un’intera categoria.”

NOCI – È di ieri la notizia riportata sul nostro giornale della Ordinanza n. 93 del 2 settembre scorso che ha disposto con atto monocratico non concertato, a firma del nostro Primo Cittadino Domenico Nisi, l’annullamento della tradizionale fiera della seconda domenica di settembre.

Questa ordinanza ha suscitato l’immediata contrarietà della associazione di categoria CasAmbulanti.
Infatti, attraverso il suo Presidente Savino Montaruli ha fatto emergere la sua posizione di totale disaccordo con la decisione del Sindaco: “una decisione assunta a pochissimi giorni dalla Fiera, senza alcuna forma di concertazione né di compartecipazione, ci lascia pietrificati. Veder svanire in questo modo tutti i nostri sforzi affinché si addivenisse in tutta Italia a norme che da giugno scorso hanno consentito la ripartenza delle Fiere è inaccettabile. Quell’ordinanza pone alla base della decisione una motivazione assolutamente strumentale. Affermare : …per il cospicuo numero di esercenti partecipanti alla fiera e per l’alta affluenza dei visitatori, sarebbe difficile garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale ed evitare ogni forma di assembramento a garanzia della salute pubblica… è una motivazione assurda che mette in evidenza da un lato la scarsa capacità dell’Amministrazione comunale di garantire quelle minime condizioni di cautela e precauzione che dovrebbero essere alla base di tutti gli eventi e di tutte le manifestazioni oltre che della vita quotidiana che non ci risulti a Noci si sia mai fermata, anzi; dall’altro queste forme di precauzione sono ad esclusivo carico degli avventori quindi gli Operatori della fiera, che hanno maturato il Diritto di Partecipare a quella Manifestazione calendarizzata e programmata non possono diventare il capro espiatorio del contagio. Rigettiamo decisamente questa decisione. Di fronte alla denigrazione ed all’umiliazione di un’intera Categoria riteniamo davvero sia l’ora che chi non fosse in grado o in condizione di garantire quei minimi elementi per contemperare il diritto al lavoro con quello alla salute debba immediatamente prenderne atto ed assumere decisioni conseguenziali”.

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