NOCI – «Intendo presentarmi così a voi, come messaggero di pace, messaggero della buona notizia del vangelo di Cristo, che è salvezza donata a tutti». Ha deciso di presentarsi così Mons Giovanni Intini vescovo eletto della diocesi di Tricarico, in provincia di Matera.
Il suo nuovo ministero pastorale ha preso avvio sabato 18 marzo scorso quando con una solenne celebrazione eucaristica S.E. Intini ha preso possesso delle funzioni di vescovo nella diocesi che gli è stata affidata da Papa Francesco. Nella centralissima piazza Garibaldi del borgo lucano una moltitudine di cittadini e fedeli, molti accorsi anche dalla diocesi di provenienza di Mons. Intini quella di Conversano-Monopoli, è stata subito grande festa. Insieme al gruppo di nocesi vi erano la sottosegretaria di stato al Miur Angela D’Onghia, il sen Piero Liuzzi e il sindaco Domenico Nisi. Grande accoglienza ed un lungo abbraccio della nuova comunità si è stretto attorno alla figura del nuovo presule nocese. La voce univoca della nuova comunità è quella di Angela Marsichella sindaca di Tricarico.
«In piedi e in cammino… – è l’esortazione di Mons. Intini – In piedi, per vivere quella piena dignità che è dovuta ad ogni uomo e donna creati da Dio a sua immagine. Dignità per la quale Chiesa e società civile, se pur con modalità e competenze diverse, devono sempre operare perché nessun modello di sviluppo sacrifichi la dignità umana sull’altare di un benessere per tutti mascherato da profitto per pochi. In piedi per costruire insieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà una rete di relazioni e legami capaci di non escludere nessuno ma di accogliere tutti per collaborare alla costruzione di un mondo casa comune. In piedi per vivere questa nostra terra come opportunità di nuovo sviluppo solidale nel solco delle antiche risorse umane, tradizioni e sapienza contadina che costituiscono una eredità da non disperdere ma da investire e armonizzare con i tempi nuovi che non possono prescindere da quelle radici. Stare in piedi è fondamentale per mettersi in cammino; solo la consapevolezza della propria dignità umana può aiutare tutti a mettersi in cammino. La sedentarietà appiattisce, il cammino arricchisce».
In cattedrale Mons. Intini ha pregato dinanzi al Santissimo e alla tomba del venerabile Mons. Raffaello delle Nocche già citato più volte durante l’ordinazione episcopale avvenuta il 27 febbraio scorso a Conversano.