Manichino d’Oro: Dalila Palumbo dalla Puglia a Taiwan passando per Roma

NOCIDalila Palumbo vince la fase nazionale del Manichino d’Oro e si prepara a volare in oriente per far conoscere l’arte sartoriale “made in Italy”. L’onore al merito le è stato conferito in occasione di ‘Arte sartoriale 2017’, kermesse dell’abito su misura promossa dall’Accademia Nazionale dei Sartori svoltasi domenica scorsa a Roma presso lo spazio della Lanterna di Fuksas.

Dalila è la fresca vincitrice (per la seconda volta) della fase regionale del contest rivolto ai giovani talenti della sartoria femminile e a Roma ha rappresentato l’estro e la creatività pugliese. «Il Manichino d’Oro è il più importante concorso nazionale di sartoria femminile presente in Italia – ha dichiarato la giovane molfettese di ritorno dalla città eterna – Ho vissuto questa magica esperienza per la seconda volta e le emozioni non sono mancate». «Ho conosciuto il mio delegato regionale, il maestro Mario Pastore, due anni fa, vincendo le selezioni regionali del manichino d’oro 2015. Creatasi sin da subito intesa e stima reciproca, il maestro, ha sempre riposto tanta fiducia in me e nelle mie capacità, spronandomi e dandomi la carica giusta».

Dalila Palumbo e Mario Pastore
Dalila Palumbo e Mario Pastore

Ed anche il “maestro” Mario Pastore era presente a Roma nella struttura realizzata dall’archistar Fuksas in via Tomacelli. Tra i 75 maestri sarti vi erano anche i suoi abiti da sera: un tight blu per lui, ed un elegantissimo abito bianco per lei. Inutile rimarcare la qualità dei tessuti e la precisione delle rifiniture. «Dalila merita questo è molto altro – dichiara candidamente Pastore, tralasciando il suo operato di alta sartoria – e come lei tanti altri giovani meritevoli. Noi siamo solo il mezzo per poter tramandare un lavoro artigianale che ormai sta scomparendo alle future generazioni».

Il lavoro di preparazione costa enormi sacrifici a chi lo percorre ma è capace di regalare anche grosse soddisfazioni. «La preparazione al Manichino d’Oro 2017 – spiega Palumbo – ha comportato due anni di duro lavoro per perfezionarmi nella manifattura e nello studio tecnico. Un’esperienza unica, che mi ha dato l’opportunità di ritrovare vecchie conoscenze e farne di nuove, giornate indimenticabili, tante, troppe emozioni per poterle spiegare a parole».

Durante la serata romana l’Accademia Nazionale dei Sartori ha conferito il premio ‘Vita di Sarto’ al maestro Torello Curzi, accademico di 85 anni, che ha dedicato e dedica la sua vita a tramandare l’arte sartoriale. Mentre per Dalila Palumbo si aprono le porte d’oriente. A breve parteciperà al “37° The Congress of Master Tailors” a Taiwan e più in là, con il suo brand, in Cina. «Ringrazio tutta la giuria esaminatrice delle selezioni regionali a Noci e nazionali a Roma ed il presidente nazionale dell’Accademia, il maestro Ilario Piscioneri, per aver apprezzato il mio lavoro e puntato su di me. Ringrazio Franco Puppato di Venezia, maestro sarto dell’accademia nazionale, per essersi innamorato del mio lavoro ed avermi dato l’opportunità di vivere svariate esperienze lavorative, come quella che mi appresto a vivere con lui in Cina il prossimo mese. Un viaggio che porterà il mio brand “Isabel Pabo” a varcare per la prima volta l’oriente. Ringrazio il modello di fama internazionale Massimo Gradini, mio mentore e grande amico per esser un punto di riferimento in ogni momento di difficoltà. Ringrazio la città di Noci per avermi “adottata” e sostenuta sempre pur non essendo una nocese e la mia città, Molfetta. Ringrazio tutti coloro che a Roma e non, hanno tifato e gioito con me per questo mio grande traguardo. Le mie amate maestre sarte di Molfetta, ma soprattutto ringrazio la mia famiglia per esser la colonna portante della mia vita. E perché no questa volta ringrazio anche me stessa per avercela fatta nonostante tutto». È ancora presto per dire se la Palumbo sbarcherà il lunario in ambito sartoriale, ma le premesse ci sono tutte.

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