NOCI – Si sono svolti martedì pomeriggio, nella parrocchia di San Domenico, i funerali del Cavalier Ciccio Ferulli, per rendere omaggio a colui che ha dedicato metà della sua vita a celebrare e festeggiare la Madonna del Rosario e i Santi Medici Cosma e Damiano, regalando ogni anno il corteo di cavalli e sbandieratori per abbellire la processione ottobrina. Proprio lo scorso ottobre, ai piedi della cassarmonica, è stata consegnata «una targa di benemerenza al presidente del comitato organizzatore Ciccio Ferulli per festeggiare i suoi cinquant’anni di costante attività presso il comitato, un riferimento della tradizione, delle onoranze patronali e dell’identità cittadina».
«Mi piace pensare che il nostro caro Ciccio è a godere della Gloria di Dio insieme alla Madonna del Rosario e ai Santi Medici» ha commentato don Vito Gentile durante l’omelia, per omaggiare un’ultima volta il Cavaliere. «Mi piace pensare che la grande devozione che il caro Ciccio aveva per la Madonna del Rosario e per i Santi Medici diventi vita reale, diventi condivisione dell’amore insieme ai Santi, insieme alla Madonna».
«Siamo qui a porgerti il nostro ultimo saluto nel giorno della tua nascita al cielo che tu, come amavi dire, doveva essere come una festa. Oggi è la tua festa. L’ultima, la più grande, la più solenne di tutte quelle che per un cinquantennio hai regalato al nostro paese» ha letto uno dei nipoti, a conclusione della celebrazione. Tanti gli amici presenti, nonché i confratelli della Confraternita della Madonna del Rosario «di cui sei stato priore per decenni», i collaboratori del comitato feste «che hai presieduto con tenacia fino ad oggi», le autorità religiose, civili, militari, gran parte della comunità nocese e molti forestieri. «Oggi, con la dipartita del Cavalier Ciccio Ferulli, va via un pezzo della storia di Noci. La Madonna a te tanto cara che hai venerato in questi lunghissimi anni con particolare zelo, con il titolo di Maria Ss. del Rosario, in questa parrocchia, e i Santi Medici Cosma e Damiano, il cui culto e la fede hai diffuso e trasmesso ad intere generazioni, ti accolgano in Paradiso ed intercedano per te che sei stato buono e fedele».
Infine, è stato anche letto un telegramma di condoglianze da parte di padre Bruno, priore e parroco della Parrocchia di Sant’Anna della Città del Vaticano, a cui si sono unite quelle di don Carmine Chiarelli, don Vito Gentile e tutti i nocesi che hanno conosciuto di persona, o attraverso le varie feste, uno degli organizzatori dei festeggiamenti religiosi che ancora oggi sopravvivono nel nostro paese.