Liana Zambonin: “occorre avere una speranza concreta, il lavoro”

NOCI – La Comunità Madonna della Croce, la scorsa settimana si è presentata al paese nel corso della serata andata in scena presso il Chiostro delle Clarisse, “ConosciAMOci” è stato il titolo dato alla tavola rotonda. Una serata in cui era importante “conoscerci e conoscersi”.

Di tempo ne è trascorso dall’inizio dell’avventura. Liana Zambonin accetta l’invito rivoltole da LeggiNoci, di tracciare un bilancio di questo straordinario viaggio da lei intrapreso.  «Dal 2011, anno del nostro arrivo a Noci, al 2013 abbiamo risistemato l’alloggio attiguo al Santuario Madonna della Croce, facendone un Alloggio Sociale per Adulti in difficoltà.  Da quel momento abbiamo incontrato tanti volti e tante storie accomunate da esperienze diverse di fragilità, di fatica di vivere».

 Quali progetti avete realizzato in questi anni? «Abbiamo costituito la Cooperativa Sociale di tipo A, “Dimensione Famiglia”. Lo scopo fondamentale della cooperativa è quello di fornire servizi socio sanitari ed educativi, che dovranno essere finalizzati alla promozione umana e alla integrazione sociale dei cittadini, come interesse generale della comunità. Dopo il non facile avvio della Comunità ci siamo resi conto che non bastava aiutare le persone a riprendere in mano la propria vita, ma occorreva aiutarle ad avere una speranza concreta per cui valesse la pena rimboccarsi le maniche. Questa speranza ha un nome: lavoro. Così nel luglio del 2015 con i ragazzi che erano al termine del percorso comunitario ci siamo costituiti in cooperativa. È nata quindi “Askesis” che significa sforzo, fatica per arrivare a qualcosa ma anche per diventare qualcuno. Nostro intento infatti è creare progetti lavorativi atti a favorire la progressiva autonomia e l’inserimento sociale degli ospiti della comunità-famiglia. Askesis è una cooperativa sociale di tipo B, che gestisce i diversi progetti di inclusione lavorativa. Dopo un primo tentativo fallimentare, grazie ad alcuni incontri “provvidenziali” sono nati dei progetti concreti. E grazie all’incontro con Francesco Plantamura, amministratore unico dell’azienda agricola SOAMI i nostri ragazzi oggi lavorano alle olive! Raccolta e potatura. Ed inoltre, gestiscono l’Agri end Bed “Il Canto dei Grilli”».

Cinderella è l’ultimo obiettivo importante realizzato. Vuole illustrarci le modalità del progetto? «Ebbene si, è stato inaugurato da poco. È il progetto di sartoria artigianale Cinderella. Il nome ci riporta alla favola di Cenerentola, che racconta di abiti straordinari e anche di riscatto. È nato grazie all’aiuto del Rotary Club di Bari. I primi passi risalgono all’incontro avvenuto nell’ottobre 2015 con il Prof. De Pergola e l’ingegnere Schirosi. È un progetto di inclusione lavorativa per alcuni ragazzi della nostra comunità e di altre persone disoccupate del territorio, contattate grazie alle Caritas Parrocchiali e al Centro di Ascolto Zonale Caritas di Noci. Sarà una Sartoria e Camiceria artigianale, anche su misura, che offrirà in più un servizio riparazioni e di orlo rapido. Finalmente dopo un anno di serio impegno, dopo il corso di sicurezza sul lavoro e di conoscenza del significato e del funzionamento di una Cooperativa Sociale, a novembre è partito il laboratorio di apprendimento sulle macchine donateci dal Rotary Club. Attualmente sono coinvolte 11 persone, già entrate in Cooperativa. L’entusiasmo è l’impegno di queste persone nasce anche dal fatto che essere Cooperativa significa essere parte integrante dell’azienda. E se l’azienda è anche nostra lo stimolo e la motivazione all’impegno cresce».

comunita-mdc-cinderella-gruppo

Leave a Reply

Your email address will not be published.