Furto al futuro delle nuove generazioni

NOCI – Siete delle merde. Scusate il francesismo ma quando ci vuole ci vuole! L’epiteto è rivolto a quegli esseri indefinibili che la notte tra il 26 e 27 ottobre si sono introdotti nella scuola primaria “F. Positano” per saccheggiare materiale tecnologico, personal computer e quant’altro.  L’uso di un termine così forte, a mio modesto parere, non è nemmeno sufficiente per descrivere quanto accaduto: la scuola è una istituzione fondamentale per la crescita degli individui che domani saranno i cittadini a cui affidare le sorti della società. Qualcuno ha detto: “La scuola è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che oggi si preparano ad affrontarlo”.

Di fronte all’entusiasmo e professionalità del personale scolastico tutto, dei genitori degli alunni che spesso si accollano spese che dovrebbero essere a carico delle istituzioni, vi è gentaglia che anzicchè sottrarre sapienza e conoscenza “si appropria” degli strumenti didattici. Ma poi mi chiedo: “quale stratosferico valore” possono avere pc di certo non di ultima generazione ma fondamentali per la didattica? Tra coloro che usufruivano di tali strumenti non può esserci il proprio figlio, nipote, conoscente che frequenta quell’istituto? Cosa ne potrebbero ricavare da una eventuale vendita? Non trovo descrizione più confacente: Siete delle merde!

Nel descrivere quanto avvenuto il dirigente scolastico Pr.ssa Lenella Breveglieri ha usato toni durissimi: dopo aver descritto l’accaduto ha aggiunto:  “… Nessuna precauzione sarebbe servita… se non un impianto di allarme collegato ai carabinieri o alla vigilanza. Tale protezione è ormai molto diffusa nelle scuole dei paesi vicini, tanto che gli istituti di vigilanza montano impianti in comodato d’uso, con relativo contratto di vigilanza a spese del Comune, con controllo interno ed esterno. Vi prego, pertanto, di sensibilizzare i genitori affinché si facciano portatori presso l’Amministrazione Comunale di questa nostra richiesta di sicurezza di base, non più derogabile. Quanto a noi, purtroppo non abbiamo più nulla da proteggere, né potremo più comprare alcunché finché il Comune non ci fornirà nuove casseforti, porte blindate e un impianto di allarme collegato alle forze di pronto intervento. È un giorno tristissimo per tutti noi. Tante volte in passato abbiamo chiesto sicurezza al Comune, senza mai ottenerla…“.

Piangersi addosso e cercare di coinvolgere l’Ente Comunale sembra inutile: dialogando con alcuni genitori ho appreso che già raccolgono fondi tra loro per acquistare generi di prima necessità dal momento che la scuola non possiede risorse adeguate. Ho pensato a cosa si potrebbe fare perché a me l’idea che i bambini rimangano senza pc non va proprio giù: 1) tutti noi andiamo sempre alla ricerca del gadget tecnologico di ultima generazione mettendo da parte quello della generazione precedente: diamo uno sguardo in cantina per controllare se ne possediamo qualcuno ed in caso affermativo, doniamolo alla scuola; 2) Attività commerciali e liberi professionisti sostituiscono i pc con frequenza: quello sostituito si può donare. Agli alunni della scuola Positano vanno ridati gli strumenti tecnologici utili alla didattica perché dalla merda può nascere un fiore.

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