Fortunato Mezzapesa urla e si agita nel comizio

NOCI – Il ritornello di una nota canzone diceva : “la verità ti fa male, lo so”. Nella serata di ieri non è passata inosservata l’agitazione e le urla del consigliere comunale Fortunato Mezzapesa, candidato nella coalizione di Domenico Nisi.

Durante il comizio in piazza Garibaldi ha parlato delle opere pubbliche e delle procedure per la loro attuazione riprendendo nuovamente lo scandalo (leggi qui), già al vaglio della Procura della Repubblica, della rotatoria tra via Re Ladislao e la provinciale per Mottola adiacente al nuovo supermercato. Nulla ha detto circa il presunto caso di abusivismo edilizio di via Rimembranza dove i lavori di realizzazione degli appartamenti che ricadono sul terreno di cui lo stesso è proprietario, sono allo stato bloccati. In modo particolare Mezzapesa fa riferimento alla procedura telematica del suap dove la sua pec compare in un atto autorizzativo rilasciato all’impresa esecutrice del supermercato. “Allora qual’è la stranezza? – Dice Mezzapesa urlando e agitandosi dal palco di piazza Garibaldi – È che l’ha firmata Fortunato Mezzapesa che è consigliere comunale. Per mesi ho taciuto perché come la stragrande maggioranza dei tecnici sa, è una cosa perfettamente normale”.

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Forse la stranezza risiede nel fatto che lo stesso tecnico che ha ricevuto la pec da parte del suap che doveva essere inviata all’impresa costruttrice, è lo stesso che ha votato la delibera di Consiglio Comunale n. 7 del 17 marzo 2017 con cui si approvava il progetto della rotatoria e l’agevolazione concessa consistente nello scomputo degli oneri di urbanizzazione. In altre parole gli oneri non vengono incassati dal Comune. I lavori della rotatoria hanno da subito lanciato forti dubbi nel panorama politico locale, anche nella stessa maggioranza di Fortunato Mezzapesa, che ne ha poi permesso l’esecuzione con una seconda delibera di consiglio comunale approvata da soli 6 consiglieri più il sindaco Nisi. Mezzapesa ribadisce che la rotatoria faccia parte di un progetto più grande di sei rondò, approvata nel piano triennale delle opere pubbliche del 2009.

Lo stesso però non dice che in tale delibera, di cui lo stesso forniva in piazza la gigantografia della sola copertina al sol fine di tentare di sviare il problema della vicenda, si approvava un l’elenco degli incroci più pericolosi del paese da inviare alla Regione Puglia al fine di ottenere finanziamenti per la messa in sicurezza mediante rotonde e non per le aperture di supermercati. Tra l’altro in tale elenco la rotonda adiacente al supermercato non figurava ai primi posti e dunque non era prioritaria per il paese e dei consiglieri comunali che l’avevano approvata dando urgenza ad altri incroci che erano al primo posto di detto elenco.

Tant’è vero che la stessa poiché non era ritenuta utile rispetto ad altri incroci non è stata mai finanziata dalla Regione.

La cosa che non spiega è come mai per un’opera che sulla carta vale più di 40mila euro non si sia proceduto “mediante procedura di gara d’appalto negoziata previa consultazione, ove esistenti, di almeno dieci operatori economici per i lavori, e, per i servizi e le forniture di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti”, così come recita l’art 36 comma 2 del Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei Contratti Pubblici), ma invece la si faccia ricadere all’interno dell’ambito dello scomputo degli oneri di urbanizzazione in relazione alla costruzione di un nuovo supermercato. Inoltre si chiarisce che tale opera è considerata non funzionale all’intervento ai sensi della norma. Infatti in assenza della stessa il supermercato avrebbe comunque avuto la sua funzionalità. Pertanto quando le opere non sono funzionali all’intervento i relativi oneri vanno versati nelle casse comunali che deve procedere ad appaltarle ai sensi del Dlgs 50/2016. Ci sarebbe stato un risparmio che sarebbe andato a finire nelle casse comunali.

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Quanto invece accaduto è a discapito dei normali cittadini che non solo versano gli oneri di urbanizzazioni nelle casse comunali ma che talvolta non si vedono servite le proprie abitazioni di quelle opere che invece sono funzionali alla loro abitazione ovvero la fogna, il gas, l’acqua e le strade. Per i supermercati dove compare la pec di Mezzapesa tutto è possibile.

Nella vicenda potrebbero configurarsi una serie di reati di natura penale su cui la Procura della Repubblica di Bari mediante gli organi inquirenti preposti sta conducendo delle indagini.

LeggiNoci ringrazia il consigliere Mezzapesa per la pubblicità accordata dal palco nei confronti della nostra testata. Continueremo a pubblicare notizie fondate senza bavaglio ed intimidazioni alcune continuando ad informare la cittadinanza su quanto accade nel nostro paese sempre sulla base di fonti e documentazione accertati e corrispondenti alla verità.

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