Enzo Quarto incontra gli alunni per condividere il valore della lettura

NOCI – Spesso un semplice libro può insegnare più di quanto si possa apprendere in una vita intera, e nonostante negli ultimi tempi non siano molti gli appassionati di lettura, c’è ancora chi, fortunatamente, continua a credere nel suo valore.

Questa convinzione è stata rafforzata grazie all’incontro intitolato “Pacobiclip e altri racconti, trilogia del viaggio: terra-mare-cyberspazio”, svoltosi lo scorso giovedì 13 ottobre presso il Chiostro di San Domenico e promosso dai Presidi del Libro di Noci, con il patrocinio del Comune di Noci e della Regione Puglia.

La serata, animata dal motto “Porta un AMICO, lo conosceremo anche noi”, è stata un’occasione per molti bambini e ragazzi, appartenenti alle scuole primarie e secondarie dei comprensivi “Pascoli 1° Circolo” e “Gallo 2° Circolo”, di leggere ed interpretare piccole parti di testi, estratte da libri con i quali hanno trascorso la loro infanzia o che hanno trasmesso loro innumerevoli emozioni ed insegnamenti. Nonostante sia stata la prima collaborazione tra l’associazione nocese e le scuole, si è rivelata un grande successo, visto l’entusiasmo dei giovani alunni che hanno dimostrato e trasmesso ai presenti un amore sincero per la lettura.

Ospite d’eccezione della serata, con il quale i ragazzi hanno potuto confrontarsi ed acquisire maggiori informazioni riguardo la lettura, è stato il giornalista televisivo Enzo Quarto, presente in qualità di scrittore del suo libro per ragazzi dal quale l’evento prende il nome.

L’autore, presentato dal giornalista e membro dei Presidi del Libro Gianni Tinelli affiancato dal coordinatore locale Stefano Verdiani, ha spiegato il vero significato di un libro, ponendo in evidenza le differenze tra passato e presente con l’avvento della stampa e del digitale: «Il racconto è metafora della vita poiché racconta di sentimenti ed emozioni che sono parte della vita. La differenza tra un libro di 4000 anni fa ed oggi è la stampa. Quando si scrivevano libri a mano poche erano le persone che potevano leggerli, studiare, formarsi e conoscere. Ma nella sostanza il racconto è lo stesso. La stampa ha solo consentito a milioni di persone di leggere. Oggi siamo nell’era del digitale, una seconda grande rivoluzione dopo la stampa. L’uso degli strumenti tecnologici e delle immagini induce impulsi automatici, senza ragionamento, invece quando si legge un libro, si attiva la ricerca dei perché, sviluppando riflessione, ragionamento e senso critico».

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Proprio perché il pensiero è alla base di ogni persona, Enzo Quarto ha coinvolto tutti i presenti, specialmente i più giovani, tramutando l’incontro in un confronto, che ha contribuito a stimolare il ragionamento. Prima di leggere un breve estratto del suo racconto ed apporre la propria dedica sul libro acquistato dai ragazzi, ha concluso dicendo: «La pubblicità mette gli spettatori sul mercato con l’obiettivo di catturare l’attenzione e non di far ragionare. Perciò, la lettura di un libro è l’unico elemento che ci può contraddistinguere dalle altre specie viventi, poiché come uomini abbiamo l’opportunità di pensare, ragionare, vivere di emozioni, altrimenti senza tutto questo vivremmo come animali. Non possiamo far finta che l’immagine non esista, ma dobbiamo imparare a governarla con la parola. In un mondo che ci sta rendendo schiavi degli strumenti tecnologici dobbiamo imparare ad usare gli strumenti utilizzando la ragione».

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