Colonia estiva nocese 2017: alla scoperta di fiabe e racconti sui luoghi più caratteristici di Noci

NOCI – La settimana scorsa è terminato il programma E… state insieme 2017 – 12 giorni di giochi, avventure … e tanto divertimento!, ovvero la colonia estiva nocese organizzata dalla cooperativa SoleLuna, la quale ha acquisito le attività del centro polivalente di Noci. Una delle tante attività svolte dal 17 al 29 luglio ha visto la collaborazione del Centro Studi sui Dialetti Apulo Baresi, il quale ha predisposto quattro appuntamenti alla scoperta delle favole legate ad alcuni luoghi del nostro territorio.

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La prima escursione del 19 luglio ha permesso ai 55 ragazzi iscritti alla colonia estiva di conoscere alcuni racconti ambientati nei boschi e nelle grotte della vicina chiesetta medievale di Barsento. La gnostra di Capegnure ha, invece, fatto da sfondo al secondo appuntamento del 21 luglio, dove è stata raccontata, tra le altre, la favola della Capinera, facendo così comprendere da dove derivi il nome di una delle gnostre più caratteristiche del nostro centro storico. Il terzo appuntamento, quello del 26 luglio, ha portato i ragazzi all’abazia benedettina della Madonna della Scala, luogo in cui è stato possibile conoscere tre leggende legate al Parietone del Diavolo, un lungo muretto a secco presente nel territorio nocese. Infine, il 29 luglio, ancora una volta una gnostra, quella di Largo Torre, ha concluso gli appuntamenti con Centro Studi, con episodi di vita vissuta lì realmente accaduti negli anni ‘50 del secolo scorso.

Non solo favole, novelle e racconti hanno fatto da contorno alle visite. Gli appuntamenti sono stati anche un modo per conoscere alcuni giochi con i numeri e con le carte, uno dei quali su una fiaba nocese raccolta dal padre della prof. Memena Plantone e una versione arcaica del gioco Amme salamme, tradotto letteralmente con l’espressione La pace sia con te, ma conosciuto in italiano come il gioco della Campana. Inoltre, nei quattro giorni sono state fatte delle piccole escursioni nel centro storico alla scoperta dei luoghi più caratteristici come l’Ospedale dei Pellegrini, le gnostre du Patetérne  (Padre Eterno), del Carmine e del Crocifisso, oltre a visite nella Chiesa Madre, nella Chiesa di Santa Chiara e nella Chiesa del Carmine. Infine, gli incontri sono stati anche momenti per illustrare alcuni aspetti del folklore nocese, riconosciuti da alcuni ragazzi.

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Soddisfatte sia le educatrici Giovanna Speranza, Anna Tinelli e Antonella Ferulli, sia Mario Gabriele e Pietro Gigante del Centro Studi, i quali sono rimasti molto colpiti dalla curiosità e dall’attenzione che i bambini sul dialetto e di come questo venisse compreso e tradotto con facilità. Quella di quest’anno, non essendo la prima collaborazione con l’associazione, sicuramente potrà essere riconfermata l’anno prossimo, con la scoperta di nuovi luoghi e tradizioni per comprendere al meglio il nostro paese e il territorio che ci circonda.

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