Appalti alla casa di riposo: truffa e tangenti

NOCI – Continuano incessanti le indagini coordinate dal Pubblico Ministero Perrone Capano, della Procura della Repubblica di Bari, sulla vicenda della ristrutturazione dell’ex convento di “Sant’Anna”, proprietà dell’ordine religioso Figlie di Sant’Anna, da poco riconvertito a casa di riposo per anziani. La stessa viene gestita dalla Greenaldo S.r.l., una società costituita dalla famiglia Lippolis nel 2015 ed autorizzata al suo funzionamento dal Comune di Noci con determinazione dirigenziale.

Le indagini sarebbero scaturite a seguito di verifiche fiscali e contabili presso alcune imprese partecipanti ai lavori di ristrutturazione del complesso gentilizio dell’ex convento, posto nel cuore del centro storico di Noci. Da queste sarebbero emerse numerose anomalie finanziarie e fiscali. A questo punto le imprese hanno dovuto raccontare agli inquirenti il meccanismo messo in atto dal fiduciario, delegato a gestire lavori e finanziamento.

Una volta assegnati i lavori, mediante procedura a trattativa privata, il fiduciario avrebbe chiesto ad alcune imprese di gonfiare le fatture e farsi ristrutturare la propria abitazione privata. Successivamente avrebbe poi emesso delle fatture di consulenze fittizie, con tutta probabilità al fine di giustificare le transazioni finanziarie, incassando così il denaro rinveniente da fondi pubblici e fondi dell’istituto religioso, in modo indebito.

Le imprese si sono ritrovate dunque con un indagine sulle spalle ed una serie di subappaltatori e fornitori che bussano alla porta per ottenere il denaro, che nel frattempo avrebbe preso altre strade. Strette e sul lastrico contabile, le ditte appaltatrici hanno dovuto spiegare agli inquirenti il meccanismo che le ha viste entrare in difficoltà. Le somme di denaro in questione consisterebbero in centinaia di migliaia di euro. Si parlerebbe della fornitura di pochi infissi e la sostituzione di una porta principale per un ammontare di 500mila euro, quest’ultima invece sembrerebbe essere stata solo scartavetrata e riverniciata.

Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza ha effettuato numerose perquisizioni presso la società che gestisce la casa di riposo, che ha sede legale in Via Ettore Fieramosca, presso la sede della casa di riposo sita in Via Porta Barsenti, nonché presso l’abitazione privata dell’amministratore fiduciario della Greenaldo S.r.l., il signor Vittorio Lippolis. Le perquisizioni sembrerebbero aver portato alla luce una copiosa documentazione probatoria, adesso al vaglio degli inquirenti.

La situazione alimenta un certo imbarazzo presso l’amministrazione comunale, atteso che il Lippolis raggiunto da avviso di garanzia svolge il ruolo di Assessore con delega, ottenuta dal Sindaco di Noci Domenico Nisi, alle attività Produttive, terziario, Commercio, Bilancio e Fiscalità Locale. Attualmente almeno tre risulterebbero gli avvisi di garanzia notificati mentre i reati ipotizzati ed in corso di definizione dalla Procura sarebbero quelli di truffa ai danni dello Stato, appropriazione indebita e falso. Da come stanno evolvendosi i fatti è probabile aspettarsi ulteriori sviluppi della vicenda.

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