Vittime della strada, una messa per ricordarli tutti

NOCI – Nella fotografia che state guardando è ritratto Piero Console, vittima lesa della strada, che consegna il quadro della Madonna della Strada a don Mimmo Belvito. È uno dei momenti più toccanti e salienti accaduti ieri durante la cerimonia religiosa in memoria di tutte le vittime della strada. La manifestazione tenutasi ieri mattina a Putignano presso la chiesa Maria Ss del Carmine, è curata ogni anno dall’associazione no profit Vivilastrada.it presieduta da Tonio Coladonato impegnata incessantemente ad organizzare appuntamenti di sensibilizzazione in materia di sicurezza stradale.

Dal 1993 infatti, anno in cui l’ONU l’ha istituita, la terza domenica di novembre è dedicata alla memoria di tutte le vittime della strada, delle loro famiglie, e al lavoro di tutti coloro che sono chiamati ad operare e soccorrere in caso di incidente stradale: Vigili del Fuoco, Polizia Stradale, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Medici, Infermieri e sanitari del 118, Volontari della Protezione Civile.

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Secondo i dati elaborati dall’ISTAT ogni due ore in Italia una persona muore in un sinistro stradale. È la prima causa di morte per i giovani al di sotto dei 30 anni. Nel 2015 si sono verificati in Italia 174.539 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato 3.428 vittime (morti entro il 30° giorno) e 246.920 feriti. Per la prima volta dal 2001 aumentano le vittime della strada (+1,4% sull’anno precedente). Anche i feriti gravi risultano in aumento nel 2015: sulla base dei dati di dimissione ospedaliera, sono stati quasi 16 mila contro i 15 mila del 2014 (+6,4%). Aumentano vittime tra motociclisti e pedoni. L’aumento delle vittime di incidenti stradali registrato nel 2015 ha riguardato in particolar modo i motociclisti (773, +9,8%) e i pedoni (602, +4,1%).

I sinistri hanno anche ripercussioni economiche. In base alle stime del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il costo totale per gli incidenti stradali con lesioni a persone è quantificato intorno ai 17,5miliardi di euro nel 2015, valore pressoché in linea con quello del 2014. Numeri che però fanno intendere che qualcosa non funziona. Nonostante l’introduzione di nuove norme al Codice della Strada e il reato di “Omicidio Stradale”, i numeri non convincono e fanno rimanere l’Italia ben lontana dagli standard europei.

«Bisogna fare di più, bisogna fare molto di più – è il messaggio lanciato dal presidente Tonio Coladonatorispettare le regole, rispettare gli uomini in divisa, rispettare i soccorritori, i medici, dobbiamo avere più rispetto di noi stessi. Dobbiamo aiutarci. Ascoltiamo la voce dei nostri figli spesso più attenti di noi alle buone prassi di norme comportamentali alla guida. Ascoltiamoci e aiutiamoci tutti, rispettandoci». Nel giorno in cui si è chiuso l’anno giubilare della misericordia echeggiano le parole di papa beato Giovanni Paolo II: “Non ci si rassegni mai a pensare che, l’elevato numero delle vittime della strada, possa essere considerato come un fatale ed inevitabile pedaggio da pagare al progresso”.

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(Foto: vivilastrada.it)

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