Protesta commercianti: dove sono le istituzioni?

NOCI – Che non sia un momento propizio per i commercianti nocesi era cosa chiara e ben nota da tempo, la crisi attanaglia, avvolge l’intera categoria.

“Purtroppo la crisi economica – ci scrive un cittadino nocese, titolare di un’attività artigianale e commerciale – che negli ultimi anni si è abbattuta nel nostro paese, ha colpito tutte le fasce ed impoverito il territorio, ha colpito soprattutto le attività commerciali ed artigianali costrette addirittura alla cessazione delle stesse. Inoltre abbiamo le associazioni di categoria (Confcommercio, Confartigianato Cna) e le varie amministrazioni comunali degli ultimi anni di ogni espressione politica del tutto assenti o incapaci d’intercettare i problemi e il disagio crescente di molti commercianti e artigiani sull’orlo del fallimento. Cosa aspettiamo? L’ennesimo suicidio per svegliare le coscienze sopite rassegnate di questo paese?” Tanti interrogativi in questa lettera giunta in redazione, alla quale bisogna dare risposte, noi di Leggi Noci, abbiamo raccolto anche altre lamentele a proposito.

“I tavolini all’aperto che animano la piazza sono importanti – ci dice il titolare di un noto bar della piazza – abbelliscono il paese, permettendo ai turisti e agli stessi nocesi di trovare un punto di ristoro dove rifocillarsi e in tranquillità e serenità trascorrere momenti conviviali importanti specie nelle giornate d’estate. Ma l’amministrazione invece di agevolare tali iniziative quasi le ostacola, snellire le tante pratiche burocratiche sarebbe opportuno nonché utile”.

Sulla stessa lunghezza d’onda sono sintonizzati anche altri commercianti da noi ascoltati, tutti lamentano le lungaggini burocratiche a cui sono sottoposti per ottenere i vari permessi per potere allestire gazebo all’esterno dello spazio adiacente le proprie attività, inoltre quelli da noi incontrati puntano il dito anche sulla regolamentazione che disciplina la concessione o meno dei vari permessi. In pochi (fortunati o raccomandati?) riescono ad ottenere concessioni durature permanenti. Altra nota dolente, soprattutto in estate, è quella legata all’orario di chiusura dei bar, “sarebbe opportuno – ci confidano – quantomeno il prolungare di un’ora”, oggi nel nostro paese l’orario di chiusura è previsto per le ore due. “Faccio un appello a tutti gli attori in campo – si legge nella missiva a noi giunta – e ai cittadini nocesi ad assumersi le proprie responsabilità e promuovere iniziative valide per rilanciare il settore commerciale ed artigianale. Ricordiamoci tutti che viviamo in una terra stupenda che può, anzi deve, esprimere potenzialità dal punto di vista turistico, ambientale ed enogastronomico”.

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