Noci in festa per il nuovo parroco, il Vescovo: “con gioia avete seguito don Peppino, ora tocca a don Stefano”

NOCI – Un connubio di emozioni, combattute tra nostalgia e felicità, ha avvolto l’intera Chiesa Matrice lo scorso 24 settembre, in occasione della celebrazione con la quale i nocesi hanno accolto il nuovo parroco della parrocchia Maria SS. della Natività. Si tratta del giovane sacerdote don Stefano Mazzarisi, che oggi torna in quella che 5 anni fa è già stata la sua casa, non più come arciprete parroco ma come guida dell’intera comunità.

Dinnanzi ad una chiesa gremita di gente e alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, compresi i parroci delle parrocchie nocesi, l’Abate dell’Abbazia Madonna della Scala Padre Giustino Pege e il vescovo Mons. Giuseppe Favale che ha presieduto la celebrazione, è avvenuto il passaggio di testimone da don Peppino Cito, che lascia Noci per prestare servizio presso la comunità del centro storico di Monopoli, a don Stefano.

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Come da rituale, nel corso della santa messa animata da uno splendido coro, il nuovo parroco ha rinnovato le promesse fatte il giorno della sua ordinazione ed ha ufficialmente ricevuto il nuovo incarico dal vescovo, il quale in una lunga omelia ha affermato: «È bello che stasera in questa calda atmosfera si intreccino la comunità di Noci e quella di Monopoli dove don Peppino ha appena iniziato il suo servizio e don Stefano l’ha appena concluso. Egli, nonostante la sua giovane età, sarà padre di tutti, piccoli, ragazzi, giovani, adulti e anziani. Questo è un momento di straordinaria bellezza perché inizia il servizio pastorale di un sacerdote che viene qui per spendersi a favore dell’intera comunità. Don Stefano ti chiedo di essere uomo della parola e dell’eucarestia, e quindi uomo della strada che va incontro alla gente indistintamente facendo conoscere l’amore di Dio attraverso le sacre scritture».

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A conclusione della celebrazione, tanti sono stati i saluti di arrivederci a don Peppino e di bentornato a don Stefano, a partire dal primo cittadino che con emozione ha esordito: «Don Peppino merita un notevole riconoscimento per aver voluto fortemente la condivisione con le altre parrocchie nocesi. Don Peppino è nella storia di Noci e lo voglio ringraziare a nome dell’intera comunità donandogli un oggetto che spero porti con sé nel cuore, un’immagine della facciata della nostra Chiesa Matrice con il portale che desideravamo restaurare». Inoltre, rivolgendosi a don Stefano gli ha garantito la vicinanza dell’intera comunità per costruire insieme un lungo percorso.

A seguire, sono accorsi i saluti del Consiglio Pastorale, che con una lunga lettera ha voluto accogliere don Stefano e ripercorrere i momenti più significativi che hanno segnato il mandato di don Peppino, come la distruzione del campanile e la sua ricostruzione, la gestione della Caritas, la guida agli educatori, alle famiglie e ai bambini, e la realizzazione dell’anno giubilare. «Tanto ha seminato e tanto abbiamo raccolto» è l’espressione che meglio racchiude questi nove anni trascorsi insieme.

Inoltre, al termine non potevano mancare i saluti di don Stefano alla sua nuova famiglia, che sottolineando cinque parole significative: Ascolto, Annuncio, Cura, Teniamoci e Manteniamoci, alla base di questo nuovo cammino, ha enunciato: «Voglio fare la mia parte ascoltando le persone, annunciando il Vangelo ogni giorno, prendendomi cura delle persone e di ogni dono che oggi mi viene affidato. Ritorno a Noci dopo 5 anni sapendo di trovare una comunità civile ed ecclesiale che ha coltivato un cammino, che ha colto nuove cicatrici e che non è stanca di nutrire sogni e speranze. Anche io ho continuato a mettere passi, prepariamoci allora a stupirci vicendevolmente. Carissima comunità della Chiesa Madre non ho progetti per te, vorrei viverne tanti con te, intanto vi esprimo un grande grazie».

Al termine dell’intera messa, i festeggiamenti si sono spostati presso il Chiostro delle Clarisse per condivide insieme un momento di gioia e salutare queste due grandi guide che tanto hanno fatto e continueranno a fare per l’intera comunità.

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