Noci Comics Zone 2018: il racconto della sesta edizione del festival nocese del fumetto

NOCI – È giunta al termine la sesta edizione del Noci Comics Zone, il Festival Internazionale del Fumetto e delle Arti organizzato dall’associazione culturale Darf dal 30 giugno e al 1° luglio 2018. Un’edizione ricca di iniziative promosse grazie alla collaborazione con diverse associazioni, enti e scuole del territorio nocese e regionale. Interviste, spettacoli teatrali, concerti, tornei e ospiti internazionali hanno arricchito il festival in una due giorni dove si è venuti a contatto con un mondo nuovo e, a volte, sconosciuto, dove Noci e il suo territorio vengono valorizzati dalle matite e dai disegni di grandi firme ma anche dei piccoli cittadini che questo paese lo abitano.

Le danze sono state aperte venerdì 29 giugno con l’inaugurazione della mostra La notte dei Valentino: 100 matite omaggiano il mito, dedicata a Rodolfo Valentino, emblema del maschio tipo degli inizi del ‘900 e della mascolinità a livello mondiale. La mostra, ideata e curata da Alessio Fortunato, ha voluto omaggiare l’attore castellanetano con 128 disegni di diversi artisti del mondo dei fumetti e dell’arte nazionale e mondiale, di cui 50 riproduzioni sono state scelte per essere esposte fino al 1° luglio nel Chiostro nocese.

Il 30 giugno, invece, si è entrati nel vivo della festa con il Noci Cosplay 2018, la gara per tutti gli appassionati di fumetti e manga che premia chi riproduce nel modo più fedele possibile il proprio personaggio preferito. Coloratissimi e diversissimi gli otto ragazzi e ragazze che hanno sfilato sul palco sotto gli occhi di una giuria internazionale composta da Kicka cosplay, Violetta Rocks, Saturn cosplay, Keiko Ichiguchi e la mascotte Hotaru shadow cosplay. La manifestazione, presentata da Kicka cosplay e Sissi Procura ha visto premiati il miglior gruppo, il miglior femminile, il miglior maschile e il miglior cosplay in gara. A seguire, lungo la piazza principale si svolta la parata con tutti i cosplayer presenti alla manifestazione.

Nella due giorni del festival non potevano mancare gli incontri con gli autori principali di questa manifestazione. Sissi Procura e Alessio Fortunato hanno dialogato nei pomeriggi di sabato e domenica con Keiko Ichiguchi, fumettista e scrittrice giapponese, e Andrea Venturi, disegnatore bolognese di Dylan Dog e Tex, due maestri che hanno realizzato il manifesto dell’edizione 2018 del Comics Zone. Inoltre, Elisabetta Lenoci e Dario Vacca presentato al pubblico nocese gli ospiti Violetta Rocks (attrice in diverse web series, presentatrice di documentari sul mondo del fumetto e del cosplay su Sky Atlantic e conduttrice del programma tv su Comedy Cetral Youtubers e collaboratrice con Netflix, Universal, Warner, Sky e Sony) e Tarma (all’anagrafe Marco Tarquini, architetto e vignettista di storie brevi condivise sui social sotto lo pseudonimo di Tarma).

Quest’anno il festival ha vantato la collaborazione con l’Avis sezione di Noci e gli istituti comprensivi Gallo-Positano e Pascoli-Cappuccini promuovendo il progetto Chi trova un donatore trova un amico. «L’Avis di Noci da anni fa un lavoro di promozione della donazione verso le scuole, dalle elementari alle superiori» ha spiegato la presidente della sezione nocese Giulia Basile. «L’Avis non parte dall’invito a donare. Parte dall’invito all’amore. Diciamo ai bambini che abbiamo davanti a noi due scelte, due strade importanti. Procedere sulla via dell’individualismo e dell’egoismo oppure procedere sulla sia via della solidarietà, della condivisione e dell’amore. Quindi, loro imparano fin da piccoli a capire che nessuno di noi è solo su questa terra. Attraverso questo progetto i bambini hanno fatto un lavoro bellissimo, apprezzato molto anche dall’Avis nazionale. Un martedì mattina sono venuti in piazza a fare delle piccole interviste sulla donazione del sangue spiegando che donare è quello che fanno gli eroi dei fumetti. L’eroe per loro è quello che salva delle vite umane e un donatore, che nell’anonimato più assoluto dona e salva delle vite umane, è da considerarsi un eroe». Le interviste sono state raccolte ed esposte in una «catena di carta» in piazza Garibaldi. Inoltre è stato prodotto un cd con un filmato realizzato dalla maestra Dora Intini della scuola Cappuccini. I disegni dei bambini sono sottoposti al giudizio dei maestri Andrea Venturi Keiko Ichiguchi e premiati i più belli e significativi con un diploma d’onore e di merito e con dei quaderni. «Il braccio per la donazione lo possiamo stendere tutti» conclude il presidente. «L’invito è stato quello di fare del dono prima di tutto un’emozione ed un sentimento».

Un altro momento culturale ha visto il recupero di un’antica storia popolare di origini antichissime. Grazie al progetto PON 2018 Paese a… fumetti gli alunni delle classi 5° C e 5° D della scuola elementare Positano, coadiuvati dal docente Paola Pace e dall’illustratrice Angela Perini hanno riportato a memoria e impresso nero su bianco la Storia della Formicola. «Il progetto richiamava la storia locale – ha spiegato l’insegnante – e grazie all’aiuto di Pietro Gigante è nata l’idea di lasciare traccia di questo racconto orale». Il racconto, ambientato nel centro storico di Noci, ha permesso ai bambini non solo di scoprire una storia che un tempo i nonni raccontavano ai nipoti, ma anche di conoscere la storia del proprio paese in un viaggio nei luoghi più importanti del borgo antico. Durante le varie lezioni gli alunni hanno scoperto com’è fatto un libro e come viene realizzato. È stato scritto uno storyboard (la rappresentazione grafica in sequenze della storia) e attraverso la tecnica dell’acquerello e del collage ha man mano preso vita la storia a fumetti della formicola. Sul palco del festival i bambini hanno reso noto il racconto condividendolo con il pubblico presente.

Inoltre, all’interno del festival, non sono mancati momenti di musica e spettacolo come la rappresentazione messa in scena dalla scuola di danza Ballet School di Danica Pettinato intitolata #fallinlove, una storia che volge lo sguardo al modo di vivere e sentire l’amore dei giovani d’oggi. A questa si aggiunge lo spettacolo teatrale Mater Morbi, tratto dall’omonimo fumetto di Dylan Dog di Roberto Recchioni e Massimo Carnevale, interpretato sul palco da Elisabetta Lenoci, la quale ha curato anche la sceneggiatura, e Tiziana Maellaro. Inoltre, durante il festival due cantanti hanno presentato i loro ultimi singoli: Miki con Offline e Mark Marzolla con Fra le nuvole. Infine, come da tradizione, non poteva mancare il concerto finale quest’anno affidato al gruppo Cartoonbuster i quali hanno fatto cantare i nocesi al ritmo delle più belle sigle dei cartoni animati.

«La “Darf” ogni anno si attiva per la costruzione di un festival che presenta un unicum nel suo genere» ha commentato Mariarosaria Lippolis, presidente Darf, durante la mostra inaugurale del festival. «Fin dal momento del suo esordio nel 2013 ha acquisito una sua identità, una fisionomia ben precisa. In molti ci chiedono se si paga un ticket d’ingresso e se c’è la possibilità di abbonarsi alla fiera. Ebbene, chi ci conosce da lungo tempo sa che le giornate del “Comics Zone” si articolano in momenti differenti, da attività che inducono alla riflessione a momenti di svago. Il fumetto, in questi giorni, diventa la chiave interpretativa della realtà, diventando il mezzo per superare il gap generazionale tra adulti e bambini. Tutto questo in un clima di condivisione, inclusione, valorizzazione delle differenze e della diversità. Il “Comics Zone” non è una fiera, è un festival. Non si vende arte, si promuove conoscenza. E per questo non può essere previsto un ticket d’ingresso e tutte le attività devono essere gratuite».

Quindi, oltre alle tante manifestazioni, non sono mancate le attività ludiche e videoludiche promosse dell’associazione Eternia, le estemporanee di disegno di Grafite – Scuola Pugliese di Grafica e Fumetto e una mostra d’arte allestita nei pressi della fontana di Piazza Garibaldi dall’associazione culturale Cuber-Art.

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